Sviluppo Italia e Innovazione Italia: quarantacinque milioni di perché

Abbiamo ricevuto via e-mail questa testimonianza di un insider che chiede di restare anonimo.

La pubblichiamo perché ci pare significativa e attendibile. E, quel che è ancora più triste, decisamente verosimile.

Ho avuto la (s)fortuna di seguire abbastanza da vicino le ultime fasi dello svilluppo di italia.it.

Giustamente tutti i creativi e webdesigner della blogosfera sono insorti al momento della pubblicazione del portale. Sono state fatte decine di critiche sull’accessibilità e le innumerevoli falle del sito e anche questo blog mi sembra orientato in questa direzione.

Ma credo che un approccio così tecnico sia limitato.
Il punto è che non bisogna partire dal presupposto che i 45 milioni di euro siano stati investiti nello sviluppo web e che ci stiano lavorando da anni.

Da quello che ho capito il portale che vedete è stato montato in fretta e furia negli ultimi mesi. La progettazione di massima è iniziata l’estate scorsa e la maggior parte del sito è stato definito e sviluppato fra dicembre e febbraio.
Le cose più controverse come la doppia introduzione o molti contenuti multimediali sono stati decisi ad un paio di settimane dal lancio. Ho motivo di credere che per la realizzazione tecnica non siano state coinvolte più di una decina di persone che hanno lavorato giorno e notte per mettere in piedi qualcosa di presentabile.

Ipotizzo che sia stata imposta dall’altro una forte accelerazione (probabilmente in funzione della presentazione al BIT) che ha costretto una serie di strutture e di persone a lavorare male ed in maniera disarticolata.
Il fatto che nessuno dei bug che tutto il mondo ha segnalato immediatamente sia ancora stato corretto è una dimostrazione del fatto che si trattava più che altro di un operazione di facciata, “leviamoci questo dente del sito così gli addetti al settore turistico stanno buoni”. Ed ora, fatta la conferenza stampa non mi stupirei se il portalone venisse abbandonato a se stesso.

Tutto questo è per dire che le questioni importanti non sono le tabelle nell’html o i caratteri sballati ma il modo in cui questi 45 milioni di euro (di cui se non erro 7 allo sviluppo della piattaforma) si sono volatilizzati. E’ chiaro che solo una parte infinitesimale di questa somma sia stata investita in qualcosa di concreto così come è logico pensare che quei 100.000 euro per l’orribile logo non siano finiti nelle tasche dei due grafici e dell’art director che ci hanno lavorato.

E non si tratta di mafia o di poteri occulti, il progetto è pubblico e ci sono nomi, cognomi e cifre. Innovazione Italia è la società pubblica responsabile di questo scandalo ed è una controllata di Sviluppo Italia, tristemente nota per sprechi simili.
(c’è una puntata di report http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E1068730,00.html che ne parla).

Questa società è l’origine di tutto ed è necessario partire da lì e dai nomi che appaiono nel chi siamo per capire che ne è stato fatto dei nostri soldi. Italia.it non è una questione tecnica ma politica, è una vergognosa eredità lasciata dai precedenti governi e che il governo attuale non ha voluto affrontare.
Mi piacerebbe tanto che questo blog fosse il punto di partenza per un’inchiesta e non una collezione di clamorosi bug che sotto gli occhi di tutti.

Scusate l’anonimato, ma non posso mettere a rischio la mia posizione :-(

Per saperne di più su Sviluppo Italia è di riferimento la puntata di Report segnalata dall’insider.

In due parole, Sviluppo Italia è una “agenzia” che, dietro una patina modernista e manageriale da agency di tipo anglosassone, nasconde in realtà il cuore di un carrozzone delirante foraggiato dai soldi pubblici: un caotico mastodonte burocratico dove piccoli feudatari del potere s’installano come piselli nel baccello, intercettano finanziamenti pubblici, e li fanno decantare in progetti senza costrutto, dall’iter infinito, e defluire in mille rivoli di cui si sa ben poco e di cui non si vedono risultati.

Per dare un’idea, Sviluppo Italia è composta da 17 sotto società regionali:

* BIC Umbria
* Sviluppo Italia Abruzzo
* Sviluppo Italia Basilicata
* Sviluppo Italia Calabria
* Sviluppo Italia Campania
* Sviluppo Italia Emilia Romagna
* Sviluppo Italia Friuli Venezia Giulia
* Sviluppo Italia Liguria
* Sviluppo Italia Lombardia
* Sviluppo Italia Marche
* Sviluppo Italia Molise
* Sviluppo Italia Piemonte
* Sviluppo Italia Puglia
* Sviluppo Italia Sardegna
* Sviluppo Italia Sicilia
* Sviluppo Italia Toscana
* Sviluppo Italia Veneto

Bastano? No.

Sviluppo Italia è composta anche da “11 società-progetto focalizzate su business specifici” (ma tutto ciò è meraviglioso!) :

# Sviluppo Italia Aree Produttive
# Italia Turismo
# Italia Navigando
# Rete Autostrade Mediterranee
# Infratel Italia
# Innovazione Italia
# Italiaevolution
# Sviluppo Italia Engineering
# Garanzia Italia
# Sviluppo Italia Factor
# Strategia Italia

E, nella fattispecie, Innovazione Italia è la nostra eroina: colei che, su un totale di 45 milioni, ha gestito 20 milioni di euro (di soldi nostri) e impiegato tre anni per partorire il sito http://www.italia.it

Insomma, come scrive l’insider, “non si tratta di mafia o di poteri occulti, il progetto è pubblico e ci sono nomi, cognomi e cifre” – nel caso di Sviluppo Italia, per dire, i nomi dei dirigenti son facilissimi: Andrea Mancinelli, Presidente, e Roberto Falavolti, Amministratore Delegato.

Si tratta, cioè, di corrente gestione scriteriata e colpevole del nostro denaro, condotta nella sicurezza dell’impunità più totale.

Come si apprende anche dalla puntata di Report linkata nel post, stiamo parlando di milioni di euro di soldi nostri, che ci sudiamo sbattendoci per due lire tutti i santi giorni, e che una classe dirigente incompetente e impunita sperpera allegramente per stipendiarsi, per stipendiare supermanager puntualmente incapaci di gestire con profitto (al di là di quello personale, s’intende) alcunché e usciti da chissà quale ghenga o nipotanza, e per foraggiare i “progetti” degli amici.

Bene, questo blog è solo un piccolo primo passo per cominciare a dire basta, per far capire alla classe politica e dirigente di questo paese che noi ci dissociamo da loro, e che noi siamo diversi, perché siamo professionali e competenti e questo paese lo mandiamo avanti giorno per giorno, ora per ora. E loro sono, ormai e soltanto, la nostra pesante, parassitaria, palla al piede.

Insomma, l’idea è quella che, nel mentre continuano a far senza vergogna i loro porci e incompetenti comodi, comincino ad abituarsi un filino all’idea che, fra un po’, dovranno definitivamente levarsi dai coglioni.

64 comments so far

  1. agnz on

    giustissime e interessanti le informazioni raccontate dal nostro anonimo, e mi fanno nascere spontanee molte altre domande. Che il lavoro sia un accrocchio di pochi mesi di lavoro è credibile, ma mi chiedo:

    – in che data è stata fatta l’aggiudicazione dell’appalto?

    – quando è stato firmato il contratto?

    Perchè non credo che questo sia accaduto pochi mesi fa, ma almeno nel 2005.

    Da allora che è successo? A cosa ha lavorato il gruppo di lavoro, mica 2 anni sull’analisi preliminare?

    Sarebbe molto utile se il nostro amico potesse darci anche queste info ;-)

  2. .:: L' Occhio di Rovereto ::. on

    Italia.it

    Ebbene sì, è nato italia.it il sito del turismo italiano. Il sito dovrebbe incentivare il turismo in italia, invece è uno schifo unico soprattutto dal punto di vista realizzativo, anche i contentunti mi sembrano quello che sono. Us

  3. alex on

    che tristezza… comunque avanti con questo blog, almeno mettiamogli il bastone fra le ruote. E soprattutto facciamo NOMI E COGNOMI..come giustamente hai fatto nell’articolo

  4. melissa on

    ma perché non tiriamo su un contro portale vero?
    lo facciamo noi, esercito di precari sottopagati sfruttati ecc. ecc.
    e lo facciamo bene, ‘fanculo
    e poi ci godiamo le statistiche
    e chiediamo:
    1) accertamenti seri sul fattaccio brutto di italia.it con relativa richiesta di danni
    2) acquisto o retribuzione (chiamatela come vi pare) del portale fatto da noi

    utopia?

    • Mario.prestatore1 on

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      Buongiorno/buonasera Sig.ra ed il sig. Particulier Svizzera, Canadese, belga o francese vi siete purtroppo visti rifiutato del credito a vicino alle banche per cause diverse. Siete particolari, onesto e di buona moralità. Disporte di un reddito che può permettervi di verificarsi alle vostre mensilità; Più preoccupazioni sono un privato che dispone di un capitale beneducato e che desidero mettere a vostra disposizione sotto forma di prestito rimborsabile su una durata massima di 40 anni io li offro di prestito del 2000 fino a 98.000.000€ ad ogni persona capace di rimborsarlo con interesse ad un tasso che va di 4% secondo la somma chiesta e la durata di rimborso. Allora se avete bisogno di fare un prestito.

      il nostro indirizzo mail: Mario.prestatore1@gmail.com

  5. alex on

    potremmo chiamarlo controitalia.it :-)

  6. floriano on

    la maggior parte delle pagine sono state prelevate dall’istituto geografico de agostini.. quindi quasi gratis! come si spiega il costo?

  7. […] posso non linkare quest’altro blog dedicato all’argomento, e in particolare questo post, nel quale viene pubblicata la lettera di un presunto ‘insider’ del progetto […]

  8. Luca Carlucci on

    melissa, l’idea è utopica, e, come tutte le idee utopiche, contiene degli splendidi margini di fattibilità.

    noi, come MMM e Officina Creativa, cominciamo a pensarci su, e tu e chi altro ha voglia di drizzare le orecchie fai lo stesso.

    e poi, se rimanete sintonizzati, magari nei prossimi giorni cominciamo a quagliare qualcosa.

  9. cymbalus on

    Conoscevo la storia di Sviluppo Italia dai tempi del servizio di Report. Purtroppo, non mi meraviglio piu’ di tanto perche’, ad esempio, avviene esattamente lo stesso nell’ambito delle pseudo iniziative cultural-promozional-espositive o editoriali promosse a livello comunale, provinciale o regionale. E’ prassi diffusa indipendentemente dalla collocazione partitica che consente di foraggiare lautamente manager nullafacenti, amici o sodali senza alcuna preparazione e competenza. E di sfruttare – obbligandoli a nottate di lavoro – due o tre precari sottopagati.

  10. melissa on

    ciao luca,
    ecco, drizziamo le orecchie ;)

    sarebbe bello davvero ragionarci seriamente: il paese degli scandali, degli stagisti costretti a lavorare h12 gratis per anni e dei sommi dirigenti da tot mila euro al mese che non sanno usare nemmeno la mail per una volta si incazza, e fa vedere che qualcosa sa fare

    io ci posso mettere i miei due cents su buzz, posizionamento, comunicazione e robine di contorno
    (ooops… si dice ‘viral’)

    e soprattutto ci posso mettere una buona dose di veleno :-P

    ciao

  11. […] di nuovo italia.it, le rivelazioni di un insider, i cattivoni dell’agenzia governativa e molto altro ancora. […]

  12. ramos67 on

    Possibile i pochi mesi di sviluppo.
    Possibile i pochi programmatori.

    Sicura la mancanza di progettazione globale.

    Certo il fatto che sono anni che hanno preso i soldi, sono scappati e sono stati OBBLIGATI adesso a “tappare” un buco, aprendone di fatto uno molto più grosso.

    CERTISSIMO che chi ha intascato e i responsabili non saranno mai perseguiti.

    la “vecchia” Italia insegna..

  13. kia on

    Erano conclusioni a cui ero arrivata per logica anch’io… Si vede lontano un miglio che è un lavoro tirato via in poco tempo… perché se veramente avessero impiegato 3 anni per presentare un lavoro del genere, allora beh, mi sa che qualcuno ha sbagliato professione.
    Magari succede anche all’estero, non so, però come spariscono bene i soldi in Italia in pochi altri Paesi succede!
    Che tristezza…

    L’idea del contro-portale sarebbe bellissima… anche a costo di lavorare gratis per mesi… ma la soddisfazione sarebbe enorme…

  14. franco on

    Un vera follia quel portale. Ma come mai non se ne parla a porta a porta, matrix , tg 1-2-3-4-5?
    Facciamo sentire alle varie redazioni il nostro disprezzo per questo scandalo!
    Io ho personalmente scritto al blog di Di Pietro, Franca Rame,Paolo Gentiloni. Non e’ una questione politica.. ma uno scandalo senza confini.
    Avete altri indirizzi a cui scrivere??
    Facciamoci sentire….

  15. ale79 on

    beh c’è anche qualche altra “dritta” che dovreste sapere: da luglio prossimo cambieranno molte cose…
    …«Il progetto continua
    l’esperienza del portale della
    Regione Campania—dice
    Altieri, fino a qualche settimana
    fa vice presidente dell’Unione
    industriali diNapoli
    e attualmente presidente
    di Uniservizi — Contenuti e
    immagini sono concordati
    con il committente e con le
    altre aziende del gruppo,ma
    questa è una nostra grande
    vittoria». Il progetto del portale
    Italia è costato al ministero
    7 milioni di euro (inizialmente
    la gara di aggiudicazione
    aveva sancito che i
    fondi sarebbero stati 42 milioni).
    La gestione del sito a
    partire da luglio sarà trasferita
    alle Regioni…

    Questo stralcio di intervista è prelevato dal “Corriere del Mezzogiorno – Campania” ed è il pezzo più “leccato” che abbia mai letto a riguardo! in confronto, i servizi di Tg5 e Tg1 “non sono di parte”. Mi piacerebbe farvela leggere tutta (ho il pdf) per capire i livelli di “collegamento” tra chi ha “vinto” l’appalto e chi ha pagato… parliamo dell’ex ministro dell’Innovazione Stanca prima, ma il poi? attualmente questa carica è coperta dal ministro Nicolais… oh guarda caso è napoletano! come la società di questo Pietro Altieri. Un caso?
    L’insider giustamente ha parlato (come me del resto, ma la cosa era evidente) di sito realizzato tra dicembre e febbraio… di bug non eliminati… di banali errori ortografici e grammaticali che stanno sempre lì… e allora mi incazzo e mi indigno: che lo avete presentato a fare questo portale se ormai è evidente che da luglio se ne occuperà qualcun altro? ovviamente i “pesci grandi” rimarranno al lavoro, con i loro stipendi gonfiati e le loro “professionalità” inattaccate!! ma cercate un po’ di capire chi sono questi “inattaccabili”!!! scovate le loro tracce su internet perché ci sono…
    e poi segnalo un altro silenzio: Beppe Grillo sul sul blog aveva scritto e riscritte le magagne del portale. e ora che può sviscerate tutto che fa? sta zitto! idem per Repubblica: prima attacca e poi non scrive nemmeno una riga? Coerenza signori, coerenza!

  16. ale79 on

    ops… noto soltanto ora che hanno tolto i riferimenti in Chi siamo!!! peccato che siano ancora in copia cache!!! ve li riallego così non li perdiamo!
    Chi siamo

    Per informazioni:

    Raggruppamento temporaneo di Impresa:
    IBM S.p.A.
    ITS S.p.A.
    Tiscover
    Innovazione Italia

    Redazione
    Direttore editoriale: Valerio Imperatori
    Vice direttore editoriale: Marta Rossato
    Capo redattore: Luca Palamara
    Segreteria di redazione: Claudia Galletta
    Redattori:
    Dora Barone
    Mariagiovanna Capone
    Lorenzo Caputo
    Giovanni Nicois

    Grafica: Emilio Di Donato
    Ricerca iconografica: Susy Astone

    Traduzioni: Francesca Zezza

    Controllo qualità:
    Adriana Correale
    Paolo Correale
    Giuseppe Golia
    Maria Lo Basso

    Supporto tecnico:
    Alessia Saleri

    Recruitment: Serena Santucci

    Fotografie e filmati:
    Foto Alinari
    Agenzia fotografica Contrasto
    Agenzia fotografica Corbis
    Agenzia fotografica Photopolis
    Agenzia fotografica Fotolia
    Ansa
    Studio di registrazione Gree Movie Group S.p.A.
    Studio di registrazione Cat Sound s.r.l.
    Andrea Forlani

    Hanno collaborato:
    Studio Agorà
    Claudia Buccellati
    Gabriella Calò
    Mauro Covacich
    Marina D\x{2019}Apice
    Germana Luisi
    Antonio Mango
    Annalisa Palmieri
    Espedito Pistone
    Fiorella Taddeo
    Marina Tagliaferri

  17. Luca Carlucci on

    Non ci credo! Li hanno tolti?
    Direi che è quasi clamoroso.

    Grazie ale79, ottima cosa. Proprio oggi forse ne avrò bisogno ;-)

  18. Luca Carlucci on

    A proposito ale79, mi puoi mandare il pdf dell’articolo di cui parlavi? luca.carlucci@gmail.com
    Grazie mille!

  19. […] scopro da qui hanno tolto tutti i riferimenti del CHI SIAMO. Chi ha partecipato al […]

  20. […] A tal proposito è nato il blog Scandalo Italiano. Proprio su questo blog, mi segnalano esserci una testimonianza alquanto attendibile di un “insider”, un qualcuno che ha seguito questa vicenda molto […]

  21. […] è una perfetta sintesi dell’italianità della nostra politica: costato una cifra enorme, realizzato all’ultimo momento, progettato da persone poco competenti (quantomeno per un lavoro del genere), presentato come […]

  22. Stefano on

    Non c’era da aspettarsi niente di meglio, siamo in Italia e cose così si vedono tutti i giorni. Solo che qui non siamo solo noi che ci prendiamo per il culo a vicenda, ma facciamo la figura delle banane in tutto il mondo (italiano pizza, mamma, mafia e mandolino, non hanno del tutto torto in fondo).
    Se volete, firmate la petizione: http://www.petitiononline.com/it482007/petition.html

  23. […] Italia, il mastodonte burocratico dalla natura non intellegibile di cui abbiamo già parlato qui: dunque a Andrea Mancinelli, Amministratore Delegato, e Roberto Falavolti, Direttore […]

  24. basta on

    ciao a tutti, sono indignato come voi per questa e mille altre cose che succedono nella nostra italietta, ma vociando e basta non si ottiene nulla. Vi ho visti dal blog di grillo dove anche li’ si vocia e basta. Cominciamo a contarci, ma come e’ possibile che 2-3.000 persone si siano arrogate il potere di comandarci e 57.000.000 protestano ma solo vociando? Contiamoci e schieriamoci, ne’ dx, ne’ sx, finche’ saremo divisi potranno comandarci come vogliono. Abbiamo uno strumento potentissimo che loro non sanno neanche che esista, internet, sfruttiamolo, come? proponendo persone che non hanno interesse economico e basta, persone capaci, magari sconosciute ma che hanno valori dentro per rimettere in piedi un po’ di legalita’ e di pudore in questo paese e poi votiamoli. Faccio un esempio, un gino strada ministro della sanita’ credo sia leggerissimamente meglio di livia turco o anche sirchia, ripeto, ne’ dx, ne’ sx, il professore che si occupa della TAV e che sta dicendo che e’ follia pura, alle infrastrutture e cosi’ via, fintanto che ci divideremo su comunisti e fascisti, laici e cattolici, e qualunque altra divisione, una volta andava di moda terroni e nordici, ora ci sono gli extracomunitari a metter daccordo tutti… continueranno tutti i soprusi che stanno facendo, tanto a noi di campare con 1.000 euro al mese ci sta bene, non siamo nati fortunati e quindi va bene cosi’, e poi , volete mettere sognare la suite del grande fratello?!?!?!?

  25. […] fortuna qualcuno segue la vicenda per noi con grande impegno informativo e da quanto si capisce anche con una certa […]

  26. massimo on

    a parte le magagne tecniche, il sito è veramente misero: ci sono siti sull’italia molto più belli. il costo è un vero scandalo e i colpevoli vanno perseguiti a cominciare da IBM e a seguire con tutti gli altri che sono scappati coi 45 milioni di euro.
    come primo passo propongo di applicare la legge Stanca: poiché è un sito pubblico e non è a norma, il contratto non è valido. Quindi i soldi vanno restituiti TUTTI.
    Come secondo passo vediamo se un qualche magistrato si dà una mossa su questo scandalo: di solito i magistrati sono un po’ di parte, mentre qui ce n’è abbastanza per bastonare destra e sinistra, ugualmente colpevoli di questo scandalo.
    Mi complimento infine con Rutelli: ha sempre avuto un notevole aplomb (faccia di bronzo, tradotto in italiano), ma per presentare questa vergogna come alta tecnologia deve avere dato fondo a tutta la sua abilità.

  27. uomo della montagna on

    Mi fa piacere notare che finalmente qualcuno si sia accorto della questione italia.it . Seguo da anni la questione e sinceramente non mi aspettavo piu’ che montasse la giusta incazzatura per uno dei tanti progetti nati male, ereditati peggio e raffazzonati peggio ancora.
    La situazione attuale e’ figlia di un passato inquietante e gestita a mio avviso all’italiana, cioe’ mettendo la classica pezza ad una condizione gia’ di suo critica.
    Si badi, non intendo difendere l’attuale ministro rutelli, che di ict e di turismo ne sa meno di una mia vecchia zia ultranovantenne (e lo dico da simpatizzante del centrosinistra: se tornasse a casa sarebbe un grande investimento per l’italia tutta), ma trovo davvero indegno che si pensi di dare una mano all’economia del paese con un sito messo su all’ultimo minuto senza qualcosa di davvero propositivo ed innovativo.

    Dal punto di vista della storia del portale non so se l’argomento sia stato discusso, ma credo sia il caso che si faccia un nome ben specifico: Massimo Colomban.

    La persona in questione, per chi non lo sapesse, oltre ad essere l’attuale padrone di un castello in provincia di treviso (castelbrando), gia’ fondatore ed amministratore delegato di una societa’ veneta, la permasteelisa (quella che ha contribuito alla copertura del sidney opera house, al museo di bilbao e al taipei 101), a suo tempo ricevette su incarico di stanca il compito di mettere in piedi italia.it: a tal fine fu messo a capo di sviluppo italia veneto e dotato di un portafoglio di spesa.
    Nel breve termine (leggasi: quando si vedevano soldi) ci fu un certo interesse per il progetto da parte di diversi nomi del mondo di confindustria (marcegaglia, ecc) e bancario (banca intesa) come si puo’ leggere a questo link http://www.filcams.cgil.it/STAMPA.nsf/548cb9fd7a6e35fd8025683a0065268f/dcb31b21e8bd6361c1256f18002c3d86!OpenDocument&Highlight=2,Alpitour
    .
    Grandi dichiarazioni sui giornali, tempo che passa pero’ niente, non c’e’ nulla di concreto. Il tempo passa, il portale cade nel dimenticatoio e dopo del tempo il nostro decide di mollare la spugna adducendo questioni burocratiche e di varia natura che francamente non ricordo in pieno ma che furono riportate in alcune dichiarazioni ai giornali.
    Una ricerca di archivio presso giornali come il gazzettino di treviso o il corriere della sera dovrebbero proporre ricco materiale a tema.

    Visto che non si sa che fine han fatto quei soldi spesi per il portale, vi lancio una simpatica iniziativa: andate a trovarlo al castello (www.castelbrando.it) suonategli pure il campanello di casa (abita in una zona del castello) e fategli pure tutte le domande che volete: sono sicuro vi farete una idea ben precisa della frase “poche idee e ben confuse” e soprattutto del perche’ un ministro dell’innovazione deleghi un ex amministratore di una societa’ di serramenti per costituire un portale digitale sul turismo :)

    provate pure a fare una ricerca con google “Massimo Colomban italia.it”: troverete molto materiale prezioso per ricostruire uno dei tanti scenari italiani della sedicente classe dirigente ed imprenditoriale.

    Per quanto riguarda sviluppo italia mi risulta esser stato creato ad hoc dal noto ed attuale capo dell’opposizione durante il passato governo.
    in tal senso vi lascio una chicca:
    http://www.forza-italia.it/speciali/innovazione.htm

    A questo punto cosa si puo’ fare?
    innanzi tutto parlarne e far si che la cosa si sappia in giro.
    contattate beppe grillo, segnalategli questo blog e chiedete che ne parli nei suoi spettacoli e dove puo’.

    Se poi si decide di fare qualcosa di concreto tenetemi pure presente: nel limite di quel che posso e so una mano ve la do’ volentieri.

  28. […] chiave di lettura migliore, la stessa sospettata più volte, è suggerita da un insider che ha confidato al blog Scandalo Italiano il proprio punto di vista sulla vicenda: «giustamente tutti i creativi e […]

  29. Paolo on

    Erano troppe le aspettative. Abbiamo aspettato più di un anno e ci hanno fatto credere che l’attesa sarebbe stata premiata dalla quantità d’innovazioni che il portale aveva; una rivoluzione che avrebbe rilanciato il turismo italiano. Assurdo.

    E noi siamo i soliti italioti che se le bevono tutte soprattutto quando sono i politici, tutti, a dirle. Non c’è nessuno che difende questo banale portalino. La cosa importante è ricordare chi ha partecipato al delitto. Potete leggere i nomi qui. Se poi avete voglia di approfondire l’argomento questo è il blog dedicato.

    Altro aspetto forse il più grave è la pubblicità gratuita, anzi remunerata, a Tiscover. Tutti infatti sono curiosi di andare a vedere chi ha fatto sto papocchio e alla voce chi siamo trovi TISCOVER, IBM, ITS. Metti Tiscover dentro google ed ecco che puoi fare tutte le prenotazioni che vuoi.

    Ci sono o lo fanno?

    Io dico che lo fanno e questo link vi spiega perché e cosa è Sviluppo Italia

  30. Turi on

    Link per rinfrescare la memoria a tutti i contribuenti italiani

    http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1437401
    21 marzo 2006) elezioni in vista

    http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1601247
    (2 agosto 2006)

    http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1664801
    (26 settembre 2006)

    http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1886756
    (12 febbraio 2007)

    http://punto-informatico.it/pm.aspx?id=1437401&m_i… (Profezia)

  31. aghost on

    è brutto dirlo ma…. io l’avevo detto (e scritto) :)))

    Il sito fa schifo, su questo non ci piove, ma è una foglia di fico per giustificare l’ennesima indecente mangiatoia di denaro pubblico:

    Italia.it, il portale della vergogna

    Italia.it, scandalo solo in rete

    Italia.it, il portale della vergogna

  32. […] LEGGI ANCHE: Sviluppo Italia e Innovazione Italia: quarantacinque milioni di perché […]

  33. astroplan on

    Link ad un’illuminate articolo della giornalista Anna Masera per la Stampa a Roberto Falavolti, amministratore delegato di «Si Innovazione Italia» (che tiene i cordoni della borsa del progetto Italia.it)… Proprio da leggere per capire come “stanno” le cose :).
    http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/hrubrica.asp?ID_blog=2

    La Masera andrà a giorni ad intervistare la IBM Italia spa (che prima si era resa indisponibile) e lancia anche la proposta che le si mandino domande pertinenti da “girare” a IBM per scavare dentro questa storia.
    Chissà se IBM continuerà a sviluppare il sito anche quando verrà passato di competenza all’ENIT? (il cui presidente è l’amm.delegato di Microsoft Italia Umberto Paulucci; vedi interessante intervista di Andrea Pancani su LA7 omnibus del 28/02/2007)
    http://www.la7.it/news/videorubriche/dettaglio.asp?id=985&tipo=17

    Questa è la giungla!

  34. Luca Carlucci on

    Chiaramente abbiamo già dato ampio rilievo a quello che ci segnali. A mio volta ti segnalo questo mio post di commento all’intervista di Falavolti leggeremente caustico:

    Il trionfo degli inetti. Intervista a Falavolti, AD di Innovazione Italia: abbiamo speso solo un milione

    Se trovi altro segnalalo al blog!

    (Su Paolucci non sarebbe male scriverci un post).

  35. […] dell’ennesima mangiatoia per gli amici degli amici, come si evince abbastanza chiaramente dalle confessioni di un insider pubblicate sul sito […]

  36. […] vicenda del portale, prima di procedere oltre nella lettura del post è necessario che leggiate Sviluppo Italia e Innovazione Italia: quarantacinque milioni di perché, Il trionfo degli inetti. Intervista a Falavolti, AD di Innovazione Italia: abbiamo speso solo un […]

  37. DOGO on

    mi astengo da altri commenti…voglio solo capire come si fa per inserire/modificare una struttura turistica ( alberghi,nuovo agriturismi etc…)

  38. Willy_Pinguino on

    a cappello di tutto farei notare quanto il sig. Ministro Rutelli abbia aderito(lo ha presentato lui alla massa no?), si sia prestato(vedi quello scandaloso video… ma sa parlare???? cicciobello il bambolotto avrebbe fatto più bella figura….), abbia approfondito(nulla) e abbia incaricato i propri collaboratori di seguire questo progetto lanciato dalla precedente legistlatura(ma se uno di voi prende il posto di controllo di un concorrente, non si interesserebbe a valutare ciò che ha lasciato prima di lui?).

    mi pare ovvio che poi sia l’opposizione a fare la voce grossa in parlamento (se la maggioranza si interrogasse al suo interno, magari al senato, magari casca il governo…)

    allora io la vedo così… qualcuno costruisce il mostro mattone su mattone… lo stesso qualcuno lo mette in moto e alla guida ci mette persone fidate
    (ovvio che lo fa per un certo ritorno… economico, di prestigio, di potere o di controllo non è dato a noi saperlo…) e lo stesso qualcuno fa in modo di trarne il massimo vantaggio in qualunque occasione… vincesse le elezioni foraggerebbe il mostro al fine di mantenere il ritorno che il mostro stà generando, perdesse le elezioni ci sarebbe tutto lo spazio (a tempo debito) di far la voce grossa e accusare gli avversari di essere incapaci a governare…

    e quel qualcuno vince con una mano e se perde vince con l’altra…

    perchè Rutelli e alleati nella situazione attuale non possono nemmeno interrogarsi al loro interno, altrimenti perdono le poltrone scalda natiche…

    almeno guardassero che carte hanno in mano prima di giocarle… Rutelli fa la figura del gonzo e lo fa in prima persona davanti al resto del mondo, propagandato da un mostro mangiasoldi che è costato x milioni di euro… ve la sentite di delegargli ancora potere decisionale e legislativo???

  39. […] Italia, il mastodonte burocratico dalla natura non intellegibile di cui abbiamo già parlato qui: dunque a Paolo Vigevano, Presidente (sostituito, nel dicembre 2005, da Andrea Mancinelli), e […]

  40. […] capire e di capire in fretta è tanta. C’è un post pubblicato appena due giorni prima “Sviluppo Italia e Innovazione Italia: quarantacinque milioni di perché“. uomo della montagna, alle 8.12 di mattina, lascia un commento che, nella frenesia di quei […]

  41. Fredd on

    Salve ,

    ho letto con interesse questo blog, alquanto scandaloso ma non mi meraviglio . Volevo segnalare un’altro fatto increscioso del ” sistema sviluppo italia ” che testimonia tutti gli effetti di un governo fuori controllo .

    Sono socio di un’azienda nata nel 1992, che nel 1997 è stata finanziata dalla legge 95 oggi gestita da Sviluppo Italia ( allora si chiamava Imprenditorialità giovanile spa) . Nel 97 l’azienda fatturava 500 mila euro ed è stata finanziata per un progetto da 2 milioni per la costruzione di uno stabilimento produttivo .
    Dopo 5 anni di lungaggini e non pochi problemi burocratici, nel 2002 l’azienda ha terminato gli investimenti . Con un fatturato di 1.100.000 euro, 10 dipendenti ,clienti ed ordini, mercato etc., l’azienda risultava comunque appesantita finanziariamente ( anticipo iva non finanziata, sistema bancario inadeguato etc..) ed impossibilitata ad assolvere il pagamento del mutuo di Sviluppo Italia con il piano di ammortamento originario ( 8 rate da 170 mila euro) . Sempre nel 2002, per evitare di pagare interessi di mora l’azienda ha chiesto a Sviluppo Italia di rinegoziare il mutuo su un periodo piu’ lungo . Dal 2002 al 2004, nessuno funzionario ha risposto nonostante le varie richieste , nel 2005 nessun dipendente rispondeva al telefono e dal 2003 non arrivavano piu’ nemmeno i bollettini per i pagamenti delle rate di preammortamento.
    Nel frattempo l’azienda cresce e nel 2006, con grandi sacrifici riesce a raggiungere un buon fatturato e 20 dipendenti. Ha sempre difficoltà finanziarie, ma ottime prospettive di crescita .
    Nel 2006, con il nuovo governo, Sviluppo Italia , senza nemmeno prendere in considerazione le precedenti richieste, intima l’azienda a pagare notificando rate arretrate per oltre 300 mila euro. L’azienda chiede un incontro per definire la sua situazione e le sue possibilità, ma Sviluppo Italia ( ufficio legale ) risponde alle lettere con un decreto ingiuntivo e minaccia di revoca dei finanziamenti .Oggi l’azienda rischia seriamente di finire nei guai e chiudere .
    Ed ecco quindi il paradosso: Sviluppo Italia dichiara di creare aziende ma poi le fa fallire solo per problemi politico/burocratici. In 5 anni nonostante le richieste dell’azienda ( che ha sempre dichiarato di voler pagare ma entro le sue possibilità) nessun funzionario si è preso la briga di analizzare e risolvere la situazione.
    Sapete quante sono le aziende nella stessa condizione oggi?
    Esistono 800 aziende in tutta Italia nate con la legge 95 che fatturano 400 milioni di euro ed hanno oltre 4900 dipendenti . La maggior parte di queste aziende hanno avuto gli stessi problemi della mia, sono sotto decreto ingiuntivo e rischiano di fallire ,( grazie anche al sistema bancario nazionale). Una schiera di avvocati sta tentando di difenderle .
    Ed il governo sta a guardare, lasciando Sviluppo Italia libera di bruciare i nostri soldi, pagare stipendi milionari ai suoi manager inetti che distruggono aziende sane, i dipendenti e l’indotto, in territori già devastati dalla discoccupazione .
    Ecco quello che sta succedendo, a voi i commenti

  42. Luca Carlucci on

    Ma caro Fredd, c’è un grosso equivoco. Sviluppo Italia non è nata per aiutare le aziende a crescere, ma per aiutare le banche a crescere.
    Quelle stesse banche a cui ogni tanto ha fatto qualche omaggio supplementare, tipo regalare, o giù di lì, un immenso patrimonio di infrastruttre turistiche (villaggi, alberghi) del sud Italia di proprietà dello stato

    Ma poi, che non ti rispondessero, è anche normale: per dire, negli anni del governo Berlusconi, il lider maximo di Sviluppo Italia Massimo Caputi, insediato da Giulio Tremonti, era una persona estremamente impegnata! Escluso che Caputi potesse trovare il tempo di risponderti, visto che era:

    “Amministratore Delegato di Sviluppo Italia,
    Presidente di Sviluppo Italia Sicilia, di Sviluppo Italia Turismo,
    di Italia Navigando;
    Consigliere in Sviluppo Italia aree produttive,
    di Istituto Sviluppo agroalimentare,
    di Messina Sviluppo,
    di Infratel Italia,
    di Quadrilatero Marche (in occasione della presentazione del progetto di project financing relativo a tale società il senatore Francesco Cossiga ha dichiarato: «mettere insieme imprenditori, amministratori pubblici e politici è già reato- (…) ci sono tutti gli elementi dell’associazione a delinquere»)
    di Rete Autostrade Mediterranee (già oggetto di una interrogazione parlamentare),
    di Società per Cornigliano,
    di Strategia Italia Sgr.
    (…)
    amministratore delegato di Eurostazioni e di Fimit sgr,
    Vicepresidente di Banca agricola mantovana e di Paschi gestioni immobiliari,
    Consigliere di Acea,
    di Banca Monte dei Paschi di Siena,
    della Luiss,
    di Linificio e Canapificio nazionale,
    di Consorzio ingegneria per lo sviluppo,
    di Sila Holding industriale e
    di Sila Holding plastica
    nonché socio di Poggio Verde”

    (fonte)
    Hai voglia a scrivergli! Dove vuoi che lo trovi il tempo uno così?
    D’altronde, in qualità di AD di Sviluppo Italia, noi contribuenti lo pagavamo un’imprecisata miseria, ma sull’ordine di qualche centinaia di migliaia di euro l’anno (premi produzione esclusi), quindi non è che si potesse pretendere più di tanto.

  43. Fredd on

    Caro Luca, in effetti hai ragione. Se penso che in tutti questi 15 anni la mia società ha lasciato alle banche qualcosa come 450 mila euro tra oneri ed interessi passivi, suddivisi in vari conti anticipi iva e sal.

    La mia società in 15 anni di attività, ha versato allo stato tra tasse locali, imposte nazionali, contributi dei dipendenti e irap circa 800 mila euro, cioè piu’ o meno quello che gli è stato erogato come fondo perduto .
    E adesso lo stato stesso vorrebbe affossarla solo per un problema burocratico, facendosi un clamoroso autogol , con il risultato che un’azienda morta non solo non restituisce piu’ il mutuo, ma non paga piu’ le tasse i contributi etc . Danno su danno.

    Mi chiedo :c’e qualcosa che si puo’ fare per cambiare il paese ormai alla frutta? E’ possibile continuare ad essere governati da inetti manager e politici over60 di qualunque schieramento? Serve una rivoluzione stile Francia ?
    Oppure devo cambiare cittadinanza ed andare a vivere in un’altro stato e tornare in Italia solo per le vacanze?

  44. Luca Carlucci on

    Secondo me è sufficiente che gli italiani comincino a scrollarsi un po’ (non troppo, basta un po’) di dosso il passivo fatalismo in cui stanno a guazzo ormai da troppo tempo, e comincino a darsi un po’ da fare per notificare il loro dissenso ai piani alti, nei modi meno generici e meno stereotipi possibile.
    I satrapi ormai sono del tutto disabuitati a render conto del loro operato, ormai vivono su un pianeta a parte fatto di impunità, consorterie, consociazioni, giocherelli di potere ricchi economicamente ma poverissimi umanamente, e hanno il sacro terrore di cose insusitate ed esotiche come la responsabilità, la critica e il dissenso del vile popolino.
    Se farai qualcosa*, preparati ad essere bollato come distruttore disfattista, così come chi scende in piazza è orami in automatico un antagonista facinoroso e anche un po’ terrorista. In compenso ti assicuro che, facendo le cose a modino, ci si diverte e non poco.
    Ah, se invece poi emigri e torni in italia solo per le vacanze, ti sconsiglio di usare italia.it per pianficare il soggiorno.
    *per dirne una: potresti coordinarti con altri strozz.., ehm, aiutati a crescere da sviluppo italia, e attivare un sito o un blog o altro in cui raccontate cos’è stata, cos’è e come funziona sviluppo italia, con le vostre storie personali, i documenti, i nomi e i cognomi etc. se lo fate qui e forse anche altrove vi si pubblicizza ;)

  45. Fredd on

    Luca , sono daccordo con te sul fatto che bisogna scrollarsi.
    In effetti ci stiamo già coordinando con le altre società per organizzare una manifestazione su Roma in via Calabria sotto la sede di S.I .
    Anche l’idea di aprire un blog od un sito, non è male, visto che oramai la rete è tanto popolare .
    Il fatalismo non è nel mio credo e nemmeno in quello dei miei soci e dei miei dipendenti ,che credono tutti nella società e nel suo futuro.
    Certo è che l’Italia, ai piani alti , puzza di marcio ormai da troppo tempo e l’odore ha invaso i bassifondi. Adesso è arrivato il momento di fare un po’ di pulizia e solo il “popolino” puo’ iniziare l’opera. E’ ora per i satrapi di ingoiare il dolcissimo pezzettino di m…da, e non gli piacerà …
    Emigrare con società e soci è sempre fattibile, a Londra c’e anche Briatore;), ma l’idea di lasciare a degli incapaci manager statali, un’azienda che va, 20 dipendenti e 15 anni di sudore e sangue, mi va venire il voltastomaco ..

  46. astroplan on

    Caro Fredd, se farete questa manifestazione sotto alla sede di Sviluppo Italia.. credo che anche qualcuno di noi si unirà alla vostra protesta.

    Questo schifo coinvolge tutti i contribuenti, quindi nessuno è completamente estraneo al vostro sdegno e difficoltà.

    Anni persi a sperare che la situazione si risolvesse “istituzionalmente” senza muovere il c..o (e parlo per me stesso per primo). Direi che ADESSO BASTA!

  47. Luca Carlucci on

    Sottoscrivo la solidarietà espressa da astroplan.
    Fredd, tienici informati sugli sviluppi, e se e quando farete la manifestazione.
    Considera che se riuscite a mettere su un blog prima, questo vi potrebbe permettere di preparare il terreno per dare più visibilità e rumorosità all’evento – soprattutto se il blog sarà puntuale e conterrà informazioni e storie interessanti e di peso, e non solo proclami protestatari ;)

    Non so se sei pratico di queste cose, ma per aprire un blog su piattaforma gratuita (tipo questo) ci vogliono 5 minuti, e l’uso è abbastanza semplice e intuitivo. Se avrete bisogno di dritte o consulenze iniziali, non hai che da dirlo, e sono sicuro che qualche blogger scandaloitalianista sarà lieto di supportarvi per avviare la cosa.

  48. frap1964 on

    @Fredd
    A quanto pare siete in buona compagnia…
    http://ingannosviluppoitalia.splinder.com/

  49. Fredd on

    Ragazzi, vi ringrazio per il supporto , saro’ felice se sarete presenti .
    Vi tengo informato su date ed organizzazione dell’evento, si ipotizza di farlo comunque prima dell’approvazione del DPF , nel frattempo tutte le aziende stanno affilando le armi. Per quanto riguarda il blog, informero’ i vari coordinatori e vi faccio sapere se c’e bisogno di aiuto.
    I contenuti ci sono e pure pesanti. Solo nel mio caso potrei scrivere un libro su ” come è facile fare impresa in italia ”

    Scusate lo sfogo, ma ritenendomi persona onesta che i soldi pubblici li ha utilizzati veramente per creare lavoro ed occupazione in un’area dove di lavoro non ce ne, mi fa imbestialire che quattro funzionari strapagati, si prendano la libertà di far chiudere tutto , solo perchè non vogliono responsabilità ..

  50. Mork on

    Finalmente anche il CDS ha iniziato ad aprire gli occhi su Sviluppo Italia l’ennesimo carrozzone dopo l’IRI, vi invito a seguire la telenovela ormai arrivata alla terza puntata di questa triste storia su http://www.italiapopolare.eu.
    Ci si augura che i politici in ferie abbiano la decenza di rientrare per intervenire sul managment. Non è possibile sperperare ulteriori denari pubblici quando ai pensionati vengono concesse come aumento le briciole.

  51. […] medesimo, il 19 giugno scorso Cosa accadrebbe se un giorno all’improvviso un pazzo, uno squlibrato sentendo quelle accuse […]

  52. […] fin troppo facili da immaginare. Non ci stupisce affatto quindi ciò che rivela un insider al blog Scandaloitaliano. Il grassetto è mio. Credo che un approccio così tecnico sia limitato. Il punto è che non […]

  53. stefano on

    scusate mi serve un’informazione, nel 2001 ho avuto accesso al famoso prestito d’onore con sviluppo italia (oggi si chiama Invitalia), ho pagato le prime due rate nel 2003 e 2004 e poi non c’è l’ho fatta più.
    dopo tanto silenzio oggi dopo sei anni, mi arriva un ingiunzione secondo il R.D. 639/1910 che mi intima di pagare la parte restante più gli interessi.
    posso fare qualcosa?, c’è la possibilità di fare ricorso?

    • diego on

      stafano anch’io sono nelle tue stesse situazioni. mi è arrivato a febbraio 2012 e ho fatto opposizione. Mi hanno imposto un fornitore che si è rivelato inadempiente (poi giudizialmente condannato) io nel frattempo chiedevo modifiche al piano di investimenti con 15 raccomandate ar e loro mai dico mai hanno avuto la dignità di rispondere. Li ho citati in giudizio per inadempimento contrattuale.

      a te come sta nadando?

      • Mario on

        Stessa situazione, marzo 2013 raccomandata da Invitalia con questa sorta di “ingiunzione”….
        A distanza di un anno, a voi come è andata?

  54. S on

    Mi dite chi ha introdotto Invitalia, quale governo?

  55. car hire paphos airport on

    Regardless of which hotel you are staying
    or the arrival airport. And the cycle of invasion and occupation
    continued. Turns out, the first day of Lent and the long fast where animal and meat products are abstained from.

  56. Rosetta on

    Excellent Blog! It’s been so very much appreciated!

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  58. Kareem on

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  59. pirozzi on

    Prova di un prestito

    Con una gratitudine profonda che voglio dare la mia prova, io
    cercare denaro, non so come esprimere la mia gioia per me di essere
    Sono alla ricerca per il prestito caduto sono LOMBARDI. Acacio Il mi ha dato una
    finanziamento di 12.000 euro, con un tasso di 2% senza
    preoccupazioni. Su molto per me, ricevevo la mia questione
    credito per bonifico bancario tra le ore senza il protocollo
    e sono abbastanza soddisfatto. La ragione per la quale invio
    quest’avviso è che quest’uomo continua a fare meraviglie per
    La gente che è realmente nella necessità. Decisi dunque di dividere
    quest’occasione con voi che non possiede una banca o che hanno avuto
    trattare con i prestatori predatori che approfittano
    personalità di altra; Avete un progetto o bisogno
    finanziamento, potete scrivergli e spiegargli la situazione;
    quest’uomo li può
    aiutare se siete convinti della sua onestà. Ecco la SUA MAIL: lombardi.acacio@hotmail.com

  60. Wine on

    I pay a quick visit daily a few sites and information sites
    to read articles, except this wesite provides feature based posts.

  61. Sandra on

    Ho avuto anch’io la (s)fortuna di aprire uno studio professionale grazie all’allora sviluppo italia, oggi Invitalia, udite udite…. nell’anno 2000. Ho restituito regolarmente il prestito, il 40% del totale finanziato, esattamente in 4 anni, cioè nel 2005. La cosa assurda è che Invitalia, riciclata e risorta dalle ceneri, mi sta chiedendo un presunto debito di oltre 400 euro, senza aver ricevuto uno straccio di documento per giustificare tale somma, attraverso la minaccia di azioni legali e la completa restituzione del prestito. A parte il fatto che la presunta mancanza – che non esiste – credo sia ormai caduta in prescrizione, ma a quanto pare non sanno cosa inventarsi pur di “estorcere” denaro a chicchessia.. perché non vanno a chiederlo indietro alle tante aziende fantasma che hanno finanziato in quegli anni?


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