Archive for the ‘eventi’ Category

Italia.it, il punto nero della situazione

Benritrovati. C’eravamo lasciati qui, al gennaio scorso.

Ovvero quando, dopo quasi un anno di patetici tentativi di negare l’evidenza e i milioni spesi, il portale nazionale del turismo è stato messo off line per conclamata e non più negabile inadeguatezza.

Il governo Prodi era ancora in carica seppur caduto, ci si preparava alle imminenti elezioni, e nel caos del si salvi chi può v’erano sul tavolo due questioni  cruciali per il futuro del portale: l’assegnazione definitiva alle Regioni dei famigerati 21 milioni loro destinati dal progetto originario (nei fatti fallito) per produrre i contenuti, e il passaggio gestionale del progetto dai ministeri a ENIT, la perennemente riformanda Agenzia Nazionale del Turismo in cerca di uno scopo nella vita – agenzia all’epoca diretta da mr. Microsoft Umberto Paolucci, uomo di una provvidenza turistico-tecnologica che non è mai arrivata.

Così, in quei giorni, da un lato Enrico Paolini, assessore al turismo della Regione Abruzzo, nonché coordinatore di tutti gli assessori al turismo regionali, nonché vicepresidente di ENIT, martellava come un pazzo il ministro Luigi Nicolais affinché firmasse prima delle elezioni le carte per trasferire i 21 milioni alle regioni, e dava la cosa ormai per fatta.

Dall’altro i vari attori istituzionali – Nicolais, il vicepresidente del Consiglio con delega al turismo Francesco Rutelli, il capodipartimento del DIT ingegner Ciro Esposito, lo stesso Paolini – continuavano a ribadire come un mantra apotropaico che “il portale sarebbe passato a ENIT, ENIT sta per gestire il portale, ecco, adesso passiamo il portale a ENIT” – si noti che al tempo stesso, abbastanza spassosamente, il presidente di ENIT Paolucci sulla questione non si schiodava da un cauto possibilismo dalle nuances decisamente funeree.

E da allora ad oggi cos’è successo?

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Italia.it: ecco perché il peggio deve ancora venire

*Probe End: 2008-01-18 08:36:08 GMT
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*Probe End: 2008-01-18 08:41:09 GMT
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*Probe End: 2008-01-18 08:30:35 GMT
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Questi che leggete sono gli ultimi segnali di (non) vita di italia.it, registrati dal monitoraggio sulla raggiungibilità del sito di cui già parlammo a suo tempo (grazie Bruno!).

Allora: verso le 8:30 del mattino di venerdì 18 gennaio 2008, senza alcun preavviso percepibile, al sito nazionale del turismo è stata staccata improvvisamente la spina.

La prima ad accorgersene, nel pomeriggio del 18, è la giornalista Anna Masera de La Stampa, probabilmente allertata dal caporedattore di italia.it Luca Palamara (qui avrei voluto mettere un link, ma l’ex caporedattore del sito nazionale del turismo, al pari di molti altri attori di questa stralunata webvicenda, pare avere un’abilità particolare nel non fare indicizzare da google gli epifenomeni del proprio agire professionale e/o esistenziale) con cui era in corrispondenza dal giorno prima. La notizia, ripresa anche da Federico Cella su un frequentato blog di corriere.it, fa ovviamente il giro del web e della blogosfera, innescando un putiferio di reazioni. Ciononostante, dalle istituzioni nessuno si prende la briga di comunicare al popolo rumoreggiante alcunché.

Fino al 19, infatti, per quel che se ne sapeva, poteva essere benissimo che un dipendente IBM avesse versato un milkshake dentro ai server che ospitavano il portale. Poi, il 19 gennaio alle 13.37, l’Agr batte un’agenzia in cui fa capolino una nostra vecchia conoscenza: l’ineffabile ingegnere Ciro Esposito, colui che firmò i dinieghi alle richieste di accesso ai documenti di italia.it avanzate in primis da questo blog. L’agenzia, immancabilmente imprecisa (a sentire essa, infatti, la decisione di staccare la spina sarebbe stata presa da Nicolais il 18 sera, laddove il portale era già offline dalle 8 del mattino), contiene un virgolettato di Esposito in cui si conferma, seppur implicitamente, che di chiusura ufficiale si tratta. Ma attenzione, con un’importante quanto sibillina precisazione:

Ora siamo pronti per ricominciare in maniera diversa

Se sentite l’improvviso impulso a staccar la mano dal mouse per impegnarla in un certo gesto scaramantico, solidarizzo. Se vi chiedete come sia possibile che uno dei responsabili di una tale disfatta, a cadavere portalesco ancora fumante, si dica baldanzosamente pronto a ricominciare, probabilmente non siete italiani. Se invece siete italiani, forse cominciate a capire in che senso il peggio deve ancora venire.

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“Stanca contro Rutelli”, il film di italia.it (ma erano meglio Franco e Ciccio)

di Luca Carlucci

Dopo Godzilla contro Gamera, dopo Gianni e Pinotto contro l’uomo invisibile, dopo Sansone contro il Corsaro Nero, il filone degli scontri lisergico-surreali da cinema di serie B s’arricchisce di un nuovo improbabile episodio. E non si può dire che sia tra i più riusciti, proprio no. Dialoghi ipertrofici e pochissima azione. Un mix letale tra il Bergman di Sussurri e grida e i Franco e Ciccio di I due magnifici fresconi. Siete avvertiti.

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Il muro degli impuniti. Documenti di italia.it, il Governo dice NO anche ai consumatori

Ricordate? Scandaloitaliano ha promosso un appello, firmato da 1500 cittadini, per chiedere l’accesso agli atti di realizzazione del portale nazionale del turismo italia.it. Un manufatto statale di qualità pessima costato milioni di euro appartenenenti alla comunità.

Il Governo ha risposto “No”, perché “il generico interesse al buon andamento della Pubblica Amministrazione non è giuridicamente tutelato”, e scandaloitaliano, raggruppamento generico di cittadini, non è un ente portatore di interessi specifici.

Allora Generazione Attiva, associazione per la difesa dei diritti dei consumatori fondata da Andrea D’Ambra, fatto suo l’appello di scandaloitaliano, ha inviato analoga richiesta di accesso agli atti di italia.it: questa volta non a nome di un gruppo non ben specificato di cittadini, ma a nome di un’associazione di consumatori, portatrice di interessi ben definiti.

E la risposta è arrivata:

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Italia.it: tre fischi e si chiude. Fine.

di Francesco Aprilemillionportalbay.wordpress.com

Siamo al triplice fischio finale: FINE.
Signori, si chiude. Cala il sipario.

Lo ha detto chiaro e tondo due giorni fa il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro per i Beni e le Attività Culturali Francesco Rutelli in sede di audizione alla X Commissione Attività Produttive della Camera, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull’attuazione della legge 29 marzo 2001, n. 135, concernente la riforma della legislazione nazionale sul turismo.

E’ la stessa indagine che il 19 settembre aveva portato in audizione Guido Venturini del TCI e Ciro Esposito, capodipartimento del DIT. L’audizione anche allora era stata trascritta, nella parte di interesse, su questo blog [The Million Portal Bay – ndr]. Rutelli aveva già parlato presso la X Commissione e sul medesimo tema all’incirca un anno fa.

La notizia dell’ “ufficiale de profundis” è stata pubblicata da Andrea G. Lovelock su Italia Oggi: il pezzo è leggibile qui, direttamente nella rassegna stampa della Corte dei Conti.

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IBM-ITS-Tiscover sul blog di rItaliaCamp (più un piccolo dietro le quinte)

La notizia sembra un po’ improbabile, ma è vera. Ne è stata appena data comunicazione ufficiale sul blog di rItaliaCamp, in questo post.

Come leggerete, un generico “team di IBM-ITS-Tiscover” (che, ricordiamolo ai più distratti, sono le tre aziende aggiudicatarie dell’appalto da 9.6 milioni di euro IVA compresa per la realizzazione del portale) recepirà “le vostre osservazioni, i suggerimenti o le critiche”, le porterà al gruppo di lavoro di italia.it, e poi posterà le risposte. Il “dialogo” verterà su quattro linee: “Contenuti”, “Infrastruttura e tecnologia”, “Accessibilità” e “Quesiti vari”. Il post non enuncia chiaramente in quale forma avverrà questa comunicazione, ma sembra di capire sul blog di rItalia.eu.

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UNIONTURISMO: “Stupore e indignazione per italia.it, il Governo intervenga”

UNIONTURISMO associa gli organismi pubblici italiani del turismo: Aziende di Promozione Turistica (APT), Aziende di Soggiorno (AST), Enti Provinciali del Turismo (EPT) e Aziende Provinciali Siciliane (AAPIT). Hanno facoltà di associarsi anche enti locali e organismi privati quali enti e consorzi che si occupino di turismo e Pro loco.
Questa sera la presidenza dell’Associazione ha diffuso il seguente comunicato, nel quale si chiede un urgente intervento del Governo affinché i “gravissimi errori” del portale siano corretti, e si mobilitano tutte le APT e le aziende di soggiorno d’Italia perché contribuiscano alla formazione di un dossier sullo stato del portale. Nel comunicato si cita esplicitamente il lavoro di analisi e informazione svolto da scandaloitaliano – che, nei giorni scorsi, aveva provveduto a inoltrare un comunicato informativo a tutte le associazioni di categoria ed enti del turismo italiano.

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Mille firme per Prodi, Rutelli e Nicolais

UPDATE: e nel frattempo anche scandaloitaliano compie le 100.000 visite/clic in una trentina di giorni di vita. Forse è tanto, forse ci sarebbe da essere contenti. A noi macchinisti, però, più che festeggiare, interessa ricordarvi di non vedere il blog come una cosa “frontale”, da leggere e basta, ma come una cosa cui partecipare e dare il vostro contributo, nei modi che riterrete più consoni e opportuni (post, segnalazioni, commenti, diffusione etc).
E dunque: Partecipa! e scandaloitaliano@gmail.com.

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E’ ufficiale: il portale nazionale del turismo avverte di contenere informazioni turistiche non affidabili

Ed eccoci al fondo (forse).

Marzo 2004, obiettivo: il ponte sullo stretto? La fusione fredda? Lo spostamento del Monte Rosa in Lombardia? No: un sito web che attirasse i turisti e fornisse loro servizi utili per un viaggio in Italia.

Uno studio di fattibilità scritto con la consulenza di George Lucas, tre anni di lavoro politico e dirigenziale del tutto “opaco” e calato dall’alto, un budget esorbitante di “almeno” 45 milioni di euro dei contribuenti a disposizione, una presentazione in pompa magna a base di “rilancio”, “sinergie”, “innovazione” (e inquietanti cetrioli). E tutto ciò nel paese dove decine di migliaia di persone fanno del web, del design, della comunicazione la loro professione e la loro passione (spesso malpagate, quasi sempre precarie).

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Ultim’ora: un project director di italia.it, Marco Ottolini, si unisce al rItaliaCamp

La notizia è quantomai notevole.

Come si può leggere in questo post or ora pubblicato sul blog di rItaliaCamp, Marco Ottolini, direttore di progetto di italia.it, ha dato la sua adesione all’evento che si terrà il 31 Marzo a Milano per ripensare il portale nazionale del turismo (e forse anche qualche altra cosa).

Questa sua adesione è contestuale alle sue dimissioni da italia.it.

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31 marzo, Milano: rItaliaCamp, o del possibile

(Se non avete idea di cosa parli il titolo, per prima cosa è necessaria una visita a questi due link: RItaliaCamp WIKI e RItaliaCamp BLOG. Poi tornate.)

La possibilità di guardarci in faccia, di fare reti, di divertirci, di stringere amicizie e collaborazioni, di assorbire ed emettere in splendido scialo.

La possibilità per il web italiano, e per tutte le grandi e segrete energie che contiene (creative, professionali, comunicative), di cominciare a uscire dal guscio angusto e un po’ ombelicale delle chat e dei blog, dei commenti e degli scambi di link e del rank, e di cominciare a essere quel che in potenza già è: uno straordinario laboratorio “sociale” di rinnovamento di questo paese.

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San Teodoro (Olbia) a Messina e… Italia.it finisce a Striscia la notizia

Il nostro portalone non smette di stupire e finalmente anche la TV se ne accorge.
A Striscia la notizia stasera è passato un servizio su di un macroscopico errore del portale.

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Ultim’ora: la Regione Veneto chiede che siano messe offline le pagine sul Veneto di italia.it

L’ufficio Stampa della regione Veneto ha diffuso ieri un comunicato stampa da cui si apprende che il Vicepresidente del Consiglio Regionale veneto nonché Assessore alle Politiche dell’Agricoltura e del Turismo, nonché membro del cda di ENIT (ovverosia l’ente predestinato a gestire in un vicino futuro il portale) Luca Zaia (Lega Nord), ha indirizzato a Rutelli una lettera in cui chiede di “oscurare” le pagine dedicate alla sua regione, “per tutelare l’immagine del Veneto prima che i danni diventino irreparabili”.

Sincera preoccupazione o prime prove di strumentalizzazione politica della vicenda? Il dubbio è lecito. In attesa di ulteriori elementi di giudizio, registriamo la voce secondo cui pare che la cosa stia suscitando un certo clamore nei palazzi romani.

Di seguito la nota stampa in versione integrale.

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L’autodifesa di IBM

Reagendo all’articolo di Anna Masera “Italia.it, la protesta corre sul web”, apparso su La Stampa di oggi giovedì 8 marzo a pag.19 (nonché su La Stampa.it, qui), IBM ha indirizzato una lettera al direttore del quotidiano, che la Masera rende disponibile online.

Come vedrete, si tratta di una levata di scudi per difendere il buon nome aziendale, minacciato com’era da più di un’ombra in seguito alla messa online del prodotto italia.it.

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Italia.it : parla IBM

UPDATE 01/04/2007: in modo serio è un parolone !

Anna Masera de LaStampa.it, unica al momento, nel panorama giornalistico della stampa nazionale, ad occuparsi in modo serio dello stato [ penoso … ;-) ] del progetto www.italia.it, intervisterà molto presto IBM e ci chiede se abbiamo delle domande da porre.

Siete ancora qui ?

LaStampa.it

Do .it: l’altra Italia per un altro portale

E’ cominciato fin dal primo momento in cui lo scempio del sito sfigato da quarantacinquemilioni di euro ha visto la luce dei monitor.

Un subbuglio, un movimento. Decine, centinaia, se non migliaia di uomini e donne di questo paese che studiano, lavorano con dedizione, acquisicono competenze, si specializzano, crescono in rete, si scambiano informazioni – quasi sempre precarie, con stipendi offensivi e condizioni di lavoro degradanti – si sono trovate all’improvviso davanti a una rivelazione, a un’evidenza incontrovertibile: quella di essere persone migliori, e di molto, della propria classe dirigente. Ma non con spocchia: con un genuino senso di stupefazione.

E lo dimostra un fatto: la prima reazione di molti di questi uomini e donne è stata un delizioso, istintivo slancio di generosità. “Il portale? Ma ve lo facciamo noi! Però questa volta ve lo facciamo bello, funzionale e non avido di soldi: perché vogliamo che assomigli a noi, non a voi”.

Così, adesso, cominciano a nascere le prime reti per provare a dare all’Italia il portale nazionale del turismo che questi italiani si meritano.

Sarà dura: sarà dura focalizzare il giusto progetto, mantenere l’entusiasmo, coordinarsi, essere affiatati, trovare il tempo. Forse però sarà meno dura se queste reti s’interfacceranno per collaborare, e che questo post sia d’auspicio.

Progetto David: http://www.progetto-david.com/

RItaliaCamp: http://wiki.bzaar.net/RItaliaCamp

Sparisce il “chi siamo” da italia.it. Prove tecniche di vergogna?

La novità ha del clamoroso.

La pagina “Chi siamo” di http://www.italia.it, con tutta la puntuale sfilza di nomi e cognomi è stata bellamente piallata. Parafrasando Celentano, là dove c’erano i nomi ora c’è un generico disclaimer.

Ma per fortuna il web ha una sua memoria. E quei nomi, per non saper né leggere né scrivere, li ripubblichiamo qui:

Chi siamo
Per informazioni:
Raggruppamento temporaneo di Impresa:
IBM S.p.A.
ITS S.p.A.
Tiscover
Innovazione Italia

Redazione
Direttore editoriale: Valerio Imperatori
Vice direttore editoriale: Marta Rossato

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