Ultime notizie dal fronte: l’Italia.it si ritira dalla Croazia ma viene invasa dall’Austria!

Traiamo e adattiamo per l’Italia la seguente segnalazione apparsa sull’edizione internazionale di questo blog.

Venezia, dispaccio dal fronte

In un drammatico precipitare degli eventi, e proprio mentre tutta l’Europa celebra il cinquantenario dei Trattati di Roma, truppe di bit austriaci violano i sacri confini di italia.it in cerca di uno sbocco sull’Adriatico (il famoso “corridoio di Jesolo” teorizzato per primo dal cancelliere Bismarck non da Bismarck che non c’entra nulla, ma da Metternich, e ritenuto da allora vitale per l’economia austriaca al fine di esportare le Palle di Mozart verso la golosa Turchia).

La subdola ma spericolata aggressione è testimoniata dalle nuove mappe politiche pubblicate sul portale nazionale del turismo italia.it:

austria von bath 01Austria von bath 02

Come vedete, l’attuale confine austriaco, un tempo posizionato ai nordici estremi di Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, si situa proditoriamente a Venezia.

La cosa terribile è che l’annessione di un’ampia fetta di nord Italia.it rischiava di passare inosservata: i perfidi austriaci, infatti, non hanno invaso il nostro paese manu militari, ma si sono limitati a spostare nottetempo il passo del Tarvisio nel cuore della Repubblica Serenissima, probabilmente sperando che nessuno se ne accorgesse. Per fortuna un’eroica staffetta del portale nazionale del turismo ha fatto in tempo a digitare il tip prima di perire schiacciata da una pila di schede De Agostini annata ’73 in attesa di aggiornamento.

Questo evento suona paradossale e beffardo se si considera che, nelle stesse ore, italia.it aveva dato un segno di distensione e di pace mettendo fine al tentativo di annessione delle terre irredente in territorio croato – denunciato con forza e a suo tempo da questo blog.

Ricordate il famoso e azzardato pixellone rosso posizionato sopra Fiume?

flash_mapup.gif

Ebbene, nelle prime ore di sabato mattina, e poggiando solo su una volontà d’acciaio e sui potenti mezzi tecnologici a disposizione, quell’intero pezzetto d’Italia è stato fatto slittare di una trentina di chilomentri verso ovest, là ove prima era solo il mare. Contestualmente la Croazia, forse per mostrare i muscoli, ne ha approfittato per far nascere 7 nuovi suoi pixelloni bianchi in corrispondenza della penisola istriana.

Austria von bath 02

Un messaggio di pace e di buona volontà, quello di italia.it, che evidentemente è stato interpretato dagli austriaci come un atto di resa e di pusillanimità: ma siamo certi che la risposta del portale non si farà attendere, e presto nel centro di Vienna svetterà il Monte Rosa.

Ma anche un’imponente opera di trasformazione geologico-geografica compiuta in una sola notte, che certo metterà a tacere tutti quei disfattisti che fanno illazioni sull’inefficienza della macchina statale italiana e sugli sprechi di denaro pubblico nel nostro paese.

23 comments so far

  1. immaterial on

    ma cosa c’entra bismarck con l’austria?

  2. Luca Carlucci on

    Molto poco, in effetti: ma è tutta la storia del “corridoio di Jesolo” ad essere un po’ improbabile. Ma per amor di verosimiglianza storica, recepisco e correggo.

  3. aghost on

    ganzi quelli della agostini, sono riusciti a rifilargli tutto il vecchiume in magazzino come fosse nuovo!

  4. [oink] on

    ahahahahahahhhhaa grandissimo!

  5. Luca Carlucci on

    aghost, una delle tante cose da verificare è anche quella: quale fornitura è stata acquistata, da chi e a quale prezzo. Esiste la concreta e verosimile possibilità che la fornitura acquistata non fosse, diciamo così, la migliore e più aggiornata disponibile, e che si sia acquistata quella solo perché più economica. Se così è, e dato il budget tutt’altro che risicato, e date le conseguenze deleterie sull’affidabilità del portale, non si tratta di un aspetto in alcun modo secondario.

  6. Luca Carlucci on

    Prima che immaterial lo faccia giustamente notare, il post contiene un apparente anacronismo, essendo le palle di Mozart una creazione pasticcera risalente al 1890.

    Ma il tutto si spiega facilmente: il genio politico di Metternich aveva previsto anche quelle.

  7. aghost on

    ho trovato un bellissimo articolo su internetculturale :) lo posto qui
    (PS. non si capisce mai dove postare la roba!)
    —-

    19 dicembre 2005
    L’ultima malefatta di Urbani
    Il titolo si riferisce solo alla sua ultima malefatta da Ministro dei Beni Culturali ed esclude quelle perpetrate da quando è stato rimosso da tale incarico. Per chi non ricordasse il vigile Urbani, è quello della galera per lo scambio di file mp3 via internet. L’ultima sua malefatta è il cosìdetto P@tto di Sanremo (da notare la @ al posto della a, degno dello stile di scrittura di un adolescente idiota) con cui lo Stato italiano (rappresentato da un tris d’assi del calibro del suddetto Urbani, dal fascista Gasparri e dall’ineffabile Stanca) si arrendeva supinamente agli interessi di un manipolo di discografari e cinematografari. Un corollario di quella sciagurata iniziativa è stato uno spreco di denaro pubblico di 37,3 milioni di euro. Per farne cosa? Un obbrobrio tecnologico dal nome imbecille di Internet Culturale, un banale metamotore di ricerca di cui nessuno sentiva la mancanza: la rete pullula di metamotori di ricerca, solo che quello voluto da Urbani è completamente non funzionante.

    Se avete voglia di toccare con mano come i nostri soldi vengono sprecati da questo governo-iattura, puntate il vostro browser a questo indirizzo: http://www.internetculturale.it: è una esperienza mistica. Mai imbattuto in un sito più inutile e vuoto di questo. Praticamente la totalità delle scarsissime funzionalità presenti sono o di una banalità sconcertante (semplici news, tra l’altro scarsamente significative nè particolarmente aggiornate) o semplicemente non funzionanti.

    Per farmi un’idea di quali meraviglie offre un sito costatoci circa 74 miliardi di vecchie lire, ho visualizzato la mappa del sito: poco più di una decina di voci sullo stile dei webmaster della domenica (Home, Chi siamo, Contatti, Crediti, e simili genialità). Ma questo è niente.

    Considerando che il sito si propone di diffondere in rete il nostro patrimonio culturale, mi sono fiondato sulla voce Collezioni Digitali. Risultato:

    Lavori in Corso.
    Spiacenti, il servizio è temporaneamente sospeso

    © 2005 Copyright ICCU

    (!!!!).Ma come, 74 miliardi per un servizio sospeso? Ma quando è stato sospeso e quando verrà riattivato? Non è dato sapere. Però ci informano che la pagina (che consiste solo dell’avviso di sospensione) è comunque protetta da copyright! Che abbiano brevettato l’espressione “lavori in corso”?

    Proviamo con un’altra voce. Magari siamo più fortunati. All’interno della sezione Percorsi Culturali noto la voce Percorsi 3D. Vediamo di cosa si tratta. Due soli titoli: uno sulla storia dell’Opera in musica e l’altro dedicato a Galileo. Vado sul primo e vengo informato che si aprirà una finestra che mi chiederà di installare un software che mi consentirà di effettuare la visita virtuale. Ah, che palle. Più o meno meccanicamente faccio clic sul link e compare un avviso: “Tra qualche istante sarà caricato il visualizzatore Exhibits Player, necessario per effettuare la visita”. Da quando l’ho cliccato sto ancora aspettando che succeda qualcosa: nel frattempo ho scritto quasi tutto l’articolo. Ah, dimenticavo di dirvi che io usualmente utilizzo Firefox e non Internet Explorer: molto probabilmente il software che avrebbe dovuto installarsi era un qualche accrocchio di ActiveX che ovviamente si attiva solo con il browser proprietario di Microsoft. Ma perchè, gli utenti di Linux, di Mac, o anche solo di Firefox non pagano le tasse e non hanno contribuito a finanziare quest’opera senza capo nè coda? 74 miliardi!

    Proviamo con la sezione “Contenuti digitali”. Dopo una attesa più o meno snervante (eh già, il sito non è un fulmine di guerra, nonostante non abbia praticamente nulla da visualizzare), compare una maschera di ricerca che mi invita ad inserire le parole chiave separate da spazio. Uhmm… è da anni che sto cercando numeri arretrati de “Il giornale dello Spettacolo”, così provo ad inserire: giornale spettacolo. Risultato della ricerca: Nessun record trovato.

    Va beh, sarebbe stato troppo bello. Rieffettuo la ricerca con il solo termine “spettacolo”. Questa volta qualcosa viene fuori: ben dieci oggetti trovati! Sono incuriosito dal volume “Cinema & comicità in Italia” di tale Josè Pantieri, del 1994. Clicco tutto quello che c’è da cliccare per visualizzare l’opera. Dopo un’attesa più o meno infinita, nella finestra che nel frattempo si è aperta viene fuori la solita porcheria Flash che dovrebbe consentirmi di vedere il “contenuto digitale”. Non so se sono io ormai completamente imbufalito che vedo rosso, ma è tutto quello che appare nell’aposito riquadro: un rettangolone completamente rosso. Da qualche parte esiste una lista a tendina che visualizza la scritta Copertina. Bah, può essere che sia solo la copertina ad essere rossa. Provo a scorrere la tendina. Sorpresa: è l’unica pagina consultabile. Provo a cliccare sull’apposito bottone: Pagina successiva. Niente.

    Basta. Mando a cagare il Flash, i contenuti digitali, l’Internet Culturale, l’ex ministro dei Beni Culturali, e visto che ci sono, anche l’attuale (che non ricordo neanche chi sia). Punto il browser sul sito http://www.liberliber.it. Non faccio in tempo a premere Invio che compare una pagina dove c’è bella chiara la scritta Biblioteca. Ci clicco sopra e compare una serie di lettere per navigare tra i contenuti ospitati sul sito. Ho mandato a cagare un paio di ministri e sento il bisogno di espiare. Vorrei fare un fioretto. Clicco sulla lettera F. Scorro velocemente l’elenco e lo vedo: “fioretti di San Francesco”. Ci clicco sopra e mi viene offerta la possibilità di scaricarlo come testo puro o come RTF. Un altro clic ed eccomi a leggere il “contenuto digitale”:

    “CAPITOLO PRIMO. Al nome del nostro Signore Gesù Cristo crocifisso e della sua Madre Vergine Maria. In questo libro si contengono certi fioretti miracoli ed esempi divoti del glorioso poverello di Cristo messer santo Francesco e d’alquanti suoi santi compagni. A laude di Gesù Cristo. Amen.”

    Di una efficacia e di una semplicità mostruosa. Vi direte: seeeh, chissà cosa è costato il sito di LiberLiber per mettere a disposizione opere completamente gratuite con tale efficacia. Altro che i 74 miliardi dell’Internet Culturale. Già, chissà cosa è costato al contribuente LiberLiber. Zero. Esattamente zero lire. Essendo un’iniziativa completamente autofinanziata con i contributi di volontari, sotto forma di versamenti o di tempo dedicato alla digitazione di opere con diritti d’autore scaduti. Una splendida iniziativa che, grazie ad un uso intelligente di pochissime risorse, contribuisce a diffondere in modo mostruosamente efficace il patrimonio culturale dell’intera ed all’intera umanità.

    Bene. Ad iniziative eccellenti di questo genere non viene riservato neanche una lira. Mentre ad obbrobri quali Internet Culturale vengono pompati 74 miliardi di lire. 74 miliardi di lire per una copertina rossa. E’ un delitto che grida vendetta al cielo. San Francesco, fa’ qualcosa.

    Nel frattempo che il santo faccia qualcosa, se proprio non sapete cosa regalare per Natale, mi permetto un consiglio: regalate 1000 libri. E’ sufficiente un piccolissimo contributo agli amici di LiberLiber e vi verrà spedito una coppia di cd-rom che contiene 11 anni di lavoro di 2000 volontari.

    Il massimo sarebbe riuscire a dirottare verso LiberLiber almeno una parte di quei 74 miliardi ingoiati d quella schifezza invereconda di Internet Culturale. Ma per questo ci vorrebbe un politico con le palle. Ne vedete in giro?

    da http://chartitalia.blogspot.com/2005/12/lultima-malefatta-di-urbani.html

    (del 2005!)

  8. cymbalus on

    E allora qui ribadisco potentemente: “Cipro!” “Corsica!”, “Gibuti!”, “Tunisi!” han da essere ittaliane come un tempo romanamente lo furono!!!

  9. aghost on

    e il cassone di sabbia e il cassone di sale, libia ed etiopia, li vogliamo buttare via? :)))

  10. cymbalus on

    Ah, una improvvisa degenerazione demo-plutocarica delle meningi mi impedi’ di soggiungere, oltre alle succitate sponde di Tripolitania, Cirenaica ed Abissinia provvidamente menzionate da aghost (nome tuttavia che tradisce origini perfidamente albioniche), l’italianissima isola di Malta. Pixellate anch’essa coi fulgidi colori patrii!

  11. cymbalus on

    Ribadisco: demo-plutocratica (maledette tastiere prodotto di manodopera non autarchica!)

  12. G. Buzzanca on

    Grazie aghost per quell’articolo. Ero convinto di averlo già postato.
    E’ vero qualcosa non funziona e forse si dovrebbe (scusa Luca…) provvedere a riorganizzare i contenuti. Non saprei nemmeno come.
    ma ad esempio proprio un esortazione di aghost a pubblicare un link non l’avevo letta mai. Ovvero l’ho letta solo ora.

  13. Luca Carlucci on

    UhmUhm, per ora questo è solo un misero blogghettino su piattaforma preconfezionata worpdpress.com, ahimé con tutti i limiti del caso.

    Qualunque idea sul come sfruttare al massimo questa forma è bene accetta.

    Su eventuali sviluppi futuri di scandaloitaliano, cominciamo a porci delle domande e abbiamo molta paura delle risposte :))

    Sull’allargare ora il discorso ad altri punti dolenti e scandalosi, personalmente ritengo che sia troppo presto e forse anche un errore strategico: perché non abbiamo le spalle abbastanza larghe e le energie per sobbarcarci l’approfondimento rognoso e caparbio col quale abbiamo fermamente deciso di affrontare le cose.

    se tiriamo di mezzo internet culturale, va portato a fondo: un post en passant non solo servirebbe a poco, ma contribuirebbe a creare quell’effetto minestrone (i problemi sono tanti, milioni di milioni, che ce vòi fa’) che è un potente anestetico mediatico.

    ovvio, si formasse un gruppo di lavoro di 3-4 persone focalizzato su internetculturale, che cominci a reperire tutta la documentazione, a ricostruirne storia e reponsabilità in post accurati e ben documentati, se fosse così, sarebbe tutto un altro paio di maniche…

  14. frap1964 on

    @Luca – @all
    Lo spazio commenti sotto ad ogni post dovrebbe in teoria servire a commentare quel particolare post. Altre cose dovrebbero essere postate in Partecipa!. Altrimenti si potrebbe fare una pagina ‘Segnala’ o ‘Altro’ e/o qualcosa di simile per tutto il resto. Concordo sul fatto che le energie per allargare il discorso al momento non ci siano. Il discorso su Italia.it si avvia comunque quasi al capolinea: ora attendiamo i documenti richiesti e poi vedremo che fare. Se non dovessero arrivare, ci sarà da decidere come muoversi. Personalmente credo che a quel punto la parola dovrebbe passare a chi di dovere. Per il resto, a meno di non voler essere autoreferenziali e/o continuare a dare la caccia agli errori perchè li correggano… il che ha però poco senso. Stiamo provando a contattare gli assessori regionali per sentire la loro opinione sul portale. Una possibilità potrebbe essere quella di seguire l’eventuale evoluzione/dispersione dei 21 mln di euro tra le Regioni. C’è da dire però che, a meno che non intervengano con qualche altro atto legislativo, le Regioni ora per poter spendere quei soldi devono presentare progetti al DIT, il quale li finanzia in regime di convenzione. Questo almeno prevedeva il famoso decreto Stanca. Coi tempi burocratici che questo comporta. Io sono più orientato a pensare che il tutto finirà abbastanza in una bolla di sapone. Il booking nazionale non si farà probabilmente più (ad. es. il ministro per gli Affari Regionali Linda Lanzilotta ha detto chiaramente in un suo intervento che non serve a niente) e ci si terrà quel che c’è ora, con links ai vari portali regionali del turismo e/o locali che ognuno più o meno si è fatto e continuerà a gestirsi per sè. Forse terranno in piedi una redazione nazionale per raccogliere qualche evento qua e là, o più probabilmente questo lavoro sarà fatto internamente da ENIT, traduzioni escluse ovviamente, e buonanotte a tutti. Mi aspetto invece che parte dei soldi rimasti vadano a finanziare l’acquisto di spazi pubblicitari qua e là nel mondo per dire “oh, guardate che bel portale che c’è !”. Così il mondo ci riderà in faccia e, per venire in Italia, continuerà ad usare i canali turistici tradizionali. Nel frattempo avremo buttato via qualche decina di milioni di euro del tutto inutilmente. Per avere una vetrina meno che mediocre. Chi sognava di poter trasformare l’ENIT in una agenzia capace di autosostenersi in parte con attività economiche dovrà arrendersi alla realtà di continuare a pagare 25 mln di euro/anno per tenere in piedi il carrozzone ENIT. E almeno per il 2007 ed il 2008 altri 25 mln di euro/anno per la promozione. Questi almeno i numeri che ha dato Paolucci nella sua intervista a La7. Con quali risultati oggettivi, in termini di incremento delle presenze turistiche in Italia, oggi è francamente difficile dirlo. I nostri problemi nel settore del turismo sono di tipo strutturale e di competitività internazionale sul piano del rapporto prezzo/qualità. Chi pensava di risolverli con una bella vetrina tecnologica dietro la quale lasciare le cose sostanzialmente come prima, era un incompetente e/o solo un povero illuso.

  15. aghost on

    riguardo il blog: è un po incasinato secondo me, non c’e’ un sistema per orientarsi nei contenuti.

    Se io voglio segnalare qualcosa, che magari non ha attinenza con argomenti gia trattati in precedenza e che quindi andrebbero nei commenti, non so dove poterlo fare.

    Riguardo al blog come denuncia: la missione è compiuta. Si può anche insistere e trovare altre perle ma a che serve? Il salto di qualità sarebbe ora di capire i meccanismi perversi, ed eventualmente i reati, coi quali si spendono i soldi pubblici, ma questo è un compito superiore alla forze di un normale cittadino e che compete alla magistratura.

  16. aghost on

    per curiosità: com’e’ stata mandata la lettera a prodi? Con ricevuta di ritorno? :) Invocando la legge 241 sull’obbligo della risposta scritta? :)

    Col carabiniere motociclista? :)))

    Avete pensato a un termine entro cui si aspetta, non dico i documenti, ma almeno una risposta?

  17. frap1964 on

    @aghost
    La lettera a Prodi non è ancora partita. Sarà inviata con tutte le firme dopo il 31 marzo. Dal punto di vista “amministrativo” in teoria avrebbero 30gg per mettere a disposizione i documenti. Il punto è che la richiesta non è di tipo “amministrativo” (altrimenti andava scritta agli uffici preposti, i quali avrebbero probabilmente fatto muro di gomma chiedendo di compilare un loro modulo e tante altre svariate balle del genere). La lettera è chiaramente di tipo “politico”. Nel senso che chiede al governo, coerentemente con recenti atti e disposizioni di Nicolais in materia di trasparenza amministrativa di mettere a disposizione quei documenti e di farlo in formato elettronico (anche questo rientra tra le disposizioni Nicolais). Se non arrivano quindi i documenti richiesti, oltre ad esporsi ad una più che probabile segnalazione alle autorità inquirenti, questi signori si prenderanno dei bugiardi e doppiogiochisti. Rimettendoci la faccia. Nel senso che da una parte dicono all’amministrazione di essere trasparente, ma alla prima occasione si guardano bene dal farlo. La lettera è stata pensata in questo senso. Noi confidiamo comunque in un risultato positivo. Se così non sarà vedremo che fare. E’ chiaro comunque che una risposta almeno interlocutoria ce l’aspettiamo in un tempo decisamente molto più breve di 30 gg. 10-15gg max potrebbe essere un termine più che ragionevole, per una risposta via e-mail. Vedremo.

  18. frap1964 on

    @aghost
    Per orientarsi nei contenuti ci sono i links alle Categorie sulla destra, sotto ai feeds-link. I post vengono tutti categorizzati.
    NOVITA’ raccoglie gli ultimi 10 post pubblicati.

  19. Luca T. on

    Vorrei portare all’attenzione di tutti il fatto che non sia stata apportata nessuna correzione a questo ingiustificabile errore!

  20. MARCO BELLINI on

    COMUNICATO STAMPA ^arteitaliana@supereva.it^

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    LA COMMISSIONE EUROPEA SE N’INFISCHIA DEL PATRIMONIO VISIVO E SONORO

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    IN UNA TRISTE E MOLTO DISCUTIBILE LETTERA , A FIRMA DI XAVIER TROUSSARD DELLA DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE E CULTURA DELLA ^COMMISSIONE EUROPEA^, DA BRUXELLES E DATATA 21-3-2007 INDIRIZZATA AL PROF. JOSE’ PANTIERI , FONDATORE DEL M.I.C.S. , SI LEGGE :

    ^ IL GABINETTO DEL PRESIDENTE MANUEL BARROSO MI HA INCARICATO DI RISPONDERE ALLA SUA LETTERA, NELLA QUALE CHIEDE L’AIUTO DELLA COMMISSIONE EUROPEA PER SALVAGUARDARE IL PATRIMONIO VISIVO E SONORO DEL MUSEO INTERNAZIONALE DEL CINEMA E DELLO SPETTACOLO .

    PUR RICONOSCENDO IL GRANDE VALORE CULTURALE E SOCIALE DEL SUO MUSEO E RINGRAZIANDOLA PER IL SUO IMPEGNO A FAVORE DELLA CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO , LA DEVO INFORMARE CHE IL PROBLEMA CHE LEI DESCRIVE RIENTRA NEL CAMPO DELLE COMPETENZE DELLE AUTORITA’ ITALIANE .

    AUGURANDOLE IL MIGLIOR ESITO PER LA SUA INIZIATIVA LE INVIO I MIEI MIGLIORI SALUTI ^ ….

    *****************************************

    DUNQUE LA COMMISSIONE EUROPEA SE NE LAVA LE MANI COME PONZIO PILATO ?

    COMODO, TROPPO COMODO, …

    COME SE IL PATRIMONIO VISIVO E SONORO NON RIGUARDASSE L’INTERA COLLETIVITA’ MONDIALE , MA SOLO QUELLA LOCALE, ITALIANA ?

    L’IMMAGINE E IL SUONO NON SONO COME LA MORTADELLA E IL CACIOCAVALLO …

    VERGOGNA

    VERGOGNA

    VERGOGNA

    ******

    chi tace e’ complice

    **************************************************

    DANNI INCALCOLABILI PER LA CHIUSURA DEL MUSEO DEL CINEMA DI ROMA –

    ***************************************************************************

    DAL 16 FEBBRAIO IL M.I.C.S.- MUSEO JOSE’ PANTIERI DEL CINEMA E DELLO SPETTACOLO DI ROMA DI VIA PORTUENSE 101 E’ STATO CHIUSO FORZATAMENTE

    E NESSUNO INTERVIENE CONCRETAMENTE PER DIFENDERE QUESTO PATRIMONIO FRUTTO DI TANTI ANNI DI LAVORO E DI SACRIFICI . LEGGETE DI SEGUITO UNO DEI TANTI SERVIZI GIORNALISTICI E GUARDATE L’INTERVISTA CHE VIENE DIFFUSA TRAMITE I CANALI TELEMATICI ( http://video.liblab.eu)

    ECCO ALCUNI NOMI DI COLORO CHE HANNO DELLE RESPONSABILITA’ PER QUESTA INCREDIBILE CHIUSURA DEL MUSEO

    * LAMBRO 2001 spa ( attuale proprietà dell’immobile ) – CUSTODE GIUDIZIARIO: ANTONELLI ALESSANDRO TEL 0680690514

    ________________________________________

    * SOPRAINTENDENZA che ha stilato il VINCOLO DI STATO DEL 9—7-2003 che dovrebbe DIFENDERE IL PATRIMONIO DEL MICS ( Lucia SALVATORI PRINCIPE TEL 066968397

    _________________________________________

    * SINDACO WALTER VELTRONI

    ASSESSORI CLAUDIO MINELLI ( Patrimonio immobiliare ) e SILVIO DI FRANCIA ( Cultura ) COMUNE DI ROMA TEL 0667106339 / 67103100 ecc.

    __________________________________________

    * MINISTRO BENI CULTURALI FRANCESCO RUTELLI

    __________________________________________

    E ADESSO CHI TACE E’ COMPLICE – SOS CULTURA

    SOS PATRIMONIO

    ************************URGONO INTERVENTI *******************

    SCRIVI MESSAGGIO DI SOLIDARIETA’ AL MICS – MUSEO DEL CINEMA

    ^mics@email.it^

    *******************************************************************

  21. […] in Italia non succede più nulla (ganzi!). Sono andati giù pesanti nel tentativo di ricacciare le truppe di bit austriaci che avevano invaso Venezia e han fatto strage in tutta la penisola con una […]

  22. […] deckt aber auch noch viel lustigere, vom Steuerzahler teuer bezahlte Fehler auf. Ein echter Skandal. […]

  23. Rocky on

    Fuck austria, croazia e tutti sti merdosi, ridateci i nostro territori!!!!!!!! w ‘L’Italia!!!!


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