italia.it? Non sono affari vostri (o: e la commissione disse no…)

UPDATE 23/07/2007 – IL RICORSO CONTRO IL “NO” DEL DIT
Dunque, 1500 cittadini chiedono, in sede politica, l’accesso agli atti di italia.it. La politica recepisce la richiesta in chiave strettamente amministrativa e, invocando la legislazione vigente, risponde picche.
Allora, sulla base della legislazione vigente, Francesco Aprile, uno dei curatori dell’iniziativa “lettera a Prodi – Italia.it tutto chiaro!”, a nome e per conto di scandaloitaliano ricorre contro la decisione del DIT appellandosi alla Commissione per l’accesso agli atti della Pubblica Amministrazione – la stessa Commissione che il DIT dice di avere consultato, senza fornirci però alcuna evidenza documentale della pronunciazione della commissione.
Dal blog The Million Portal Bay, ecco il pugnace testo del ricorso, ed un invito a riusarlo e personalizzarlo per sommergere la suddetta commissione di ricorsi: basta una mail a commissione.accesso@governo.it

E dunque, dopo la lettera al Governo promossa da questo blog, firmata da 1500 persone, per chiedere di vedere la documentazione relativa al portale italia.it, e dopo una prima risposta governativa che, sotto il mortifero eloquio burocratese, trasudava una sensuale voglia di “no”, solo mitigata da un certo timore ad esporsi in prima persona, con conseguente uso a mo’ di paravento dell’ennesima commissione-qualcosa (sarebbe da farci un censimento delle commissioni-qualcosa che infestano la macchina pubblica: secondo noi sono migliaia, e la lista un capolavoro di comicità burocratica) – insomma, dopo tutto ciò, ecco che la commissione si esprime, e arriva la risposta definitiva.

[Risposta definitiva della Presidenza del Consiglio: SCARICA .PDF]

Ovverosia:

Domanda: Caro governo, il tuo predecessore ha preso 45 (anzi: +9 +2,1=56,1) milioni di euro dalle tasche della comunità per fare un sito web. Noi 1500 membri di codesta comunità, che in buona misura proprio di web, IT e multimedia ci occupiamo, abbiamo visto la cifra pazzesca, abbiamo visto il sito, l’abbiamo trovato di qualità vergognosa, abbiamo visto che tu e il tuo predecessore ci avete messo tre anni di lavoro a farlo, e dunque ti chiediamo di sapere con esattezza come avete impiegato quel denaro. Ce lo puoi dire per favore?

Risposta: No. Non sono cazzi vostri.

La nuova risposta DIT

Nel dettaglio:

Dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie – Ufficio per l’ordinamento giuridico della Società dell’Informazione (io già qui m’ero annoiato).

Roma, 10 luglio 2007

Oggetto: Richiesta di accesso a documenti amministrativi ex lege 241/1990

Con riferimento all’istanza del 2 aprile 2007 con cui “Scandaloitaliano”
ha richiesto il rilascio della documentazione attinente la realizzazione del progetto del portale del turismo italia.it, si comunica che, conformemente a quanto espresso dalla Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi di cui all’art.27 della L. n.241/90, l’istanza presentata non possa essere accolta.

Infatti la giuriprudenza maggioritaria e l’opinione ormai stabilizzata dalla stessa Commissione si sono consolidati nel senso che il diritto di accesso, riconosciuto dall’art.22 L.241/90 non configura una sorta di azione popolare diretta a consentire un generalizzato controllo dell’attività della Pubblica Amministrazione, ma deve correlarsi ad un interesse qualificato che giustifichi la cognizione di determinati documenti.

Nel caso di specie, non si è rilevato un interesse diretto, concreto, attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata ai documenti ai quali è chiesto l’accesso, così come previsto dal nuovo art.22 della L.241/1990, novellato dalla L. n.15/2005.

La posizione legittimante l’accesso è costituita da una posizione giuridicamente rilevante e dal collegamento qualificato tra questa posizione sostanziale e la documentazione di cui si pretende la conoscenza (Consiglio di Stato, sez. V, 16 gennaio 2004, n.127),posizione sostanziale non individuabile nell’aggregazione spontanea “Scandaloitaliano”, dal momento che la semplice riunione di soggetti non legittimati all’accesso non può creare ex se la prescritta legittimazione in capo alla riunione stessa.

Il Capo Dipartimento
Ing. Ciro Esposito

Qualche valutazione al volo:

– I cittadini devono lavorare e pagare le tasse. Punto. Non possono pretendere di sapere alcunché. Non sono giuridicamente tutelati. Marchiatevi a fuoco nella testa questa cosa: è così e stop. Vi pare di sentire qualche politico, magari il vostro preferito, magari quello onesto e idealista, in un qualche salotto tv cianciare di diritto, trasparenza, efficienza e altre suggestive amenità? Vi sta prendendo coscientemente per il culo.

– Messa bene a fuoco questa cosa, ci sono grossomodo tre scelte.
a) Rassegnarsi, e come brave pecore continuare a dare il 40% dei frutti del proprio lavoro a persone che potranno usarlo in modi che voi non avete alcun diritto di conoscere – o, in subspecie, smettere di darlo evadendo così le tasse (diventando cioè cittadini a immagine e somiglianza della propria classe politica);
b) urlicchiare e piagnucolare, per poi ricadere nel caso “a”;
c) incazzarsi con calma e lucidità, e darsi seriamente, e creativamente, da fare per cambiare le cose.

– Se si sceglie l’opzione c) (apparentemente la più faticosa, in realtà la più divertente), e rimanendo al caso specifico, perché non “provare ad interessare le associazioni di categoria dei grafici, dei web designer, dei programmatori software, degli operatori turistici, e magari qualche comune provincia e regione, che sono entità giuridiche? Il documento in oggetto sembra asserire che una richiesta avanzata da tali enti non possa essere respinta” (suggerimento di Paolo, già contributore di questo blog). E’ solo una possibilità tra le tante. Un’altra è firmare la lettera/esposto attivata dal blog The Million Portal Bay per avviare una vera indagine sulle vicende del portale (inziativa coordinata da Francesco, già contributore di questo blog). Un’altra ancora è apprestarsi a redigere un esposto da presentare prossimamente alla Corte dei Conti (come sta facendo Lorenzo, già contributore di questo blog). Come detto in altro post, il campo è libero, e le possibilità infinite.

– Venendo al testo, si ponga l’attenzione sulla frase “la giuriprudenza maggioritaria e l’opinione ormai stabilizzata dalla stessa Commissione si sono consolidati etc etc”. Ma cosa significa questo gergo a metà strada fra l’azzeccagarbugli e il piccolo chimico? Che c’entra un’opionione “stabilizzata” e poi “consolidata” con la legge?
E’ molto semplice. Abbiamo una legge – la 241/90 – che regola la trasparenza della P.A. Tale legge è la tipica legge italiana: apparentemente volitiva e altisonante nelle dichiarazioni di principio, e vigliaccamente furbetta negli articoli attuativi, dove espressioni ambigue, semanticamente confuse, artatamente cavillose se non truffaldine svuotano di proposito la legge dall’interno per renderla un sacco vuoto ampiamente riempibile di giurisprudenze maggioritarie, di opioni stabilizzate, e poi consolidate.
Insomma, tale legge è talmente e volutamente sdrucita che non è nemmeno capace di esprimersi chiaramente e senza ambiguità su quello che dovrebbe essere il suo punto fondamentale: hanno diritto i cittadini comuni ad accedere agli atti della propria Pubblica Amministrazione? La legge dice no, ma per non rendere evidente il “no”, lo dice male, con espressioni ad ampia indecidibilità, aprendo voragini di discrezionalità, e così il punto viene lasciato in balia delle opinioni maggioritarie e delle interpretazioni caso per caso, finché qualcosa non si consolida. E chi le esprime queste opinioni e queste intepretazioni? In prima istanza, e per la maggior parte (tranne rari, selezionatissimi casi in cui si finisce al TAR: che notoriamente assomiglia, più che a un ente giurisprudenziale, a un manicomio ante-Basaglia), quegli stessi che dovrebbero essere i primi sottoposti alla legge: i grandi funzionari della PA, provetti bucanieri del pescoso mare partitocratico, quelli che saltano disinvolti come tarabusini di palude di commissione in ministero, e di ministero in commissione. Quelli che, a occhio e croce, tanta voglia di esser trasparenti proprio non ce l’hanno. Chissà perché.

– In ultimo una richiesta: scandaloitaliano cerca urgentemente un crittografo e un logopedista che ci aiutino a decifrare il seguente periodo: “posizione sostanziale non individuabile nell’aggregazione spontanea “Scandaloitaliano”, dal momento che la semplice riunione di soggetti non legittimati all’accesso non può creare ex se la prescritta legittimazione in capo alla riunione stessa”.

Ing. Esposito, apra la finestra, guardi il cielo, respiri. E poi, con calma, lo ridica con parole sue: cos’è che avremmo in capo?

77 comments so far

  1. Mammifero Bipede on

    La normativa comunitaria per solito è un po’ meno str***a della nostra nazionale, possibile che non offra appigli?

  2. aghost on

    a me la questione pare molto semplice: basta trovare una qualsiasi associazione che lo faccia al posto nostro, che abbia una qualche forma giuridica.

    Può essere un’associazione consumatori (non l’aveva chiesto anche D’Ambra con la sua generazione attiva? a lui che hanno risposto), oppure penso anche un singolo parlamentare…

    Se non è legittimato lui a chiedere i documenti, un eletto dal popolo, chi altri potrebbe? :D

  3. frap1964 on

    Tutto come previsto. 30 giorni (io pensavo peggio) per farsi dire quello che già sapevano e che già sapevamo. Notare che non ci sono riferimenti alla riunione della commissione d’accesso e che sul sito del governo l’ultima riunione il cui verbale è pubblicato risale al 14 marzo u.s.

    si comunica che … l’istanza presentata non possa essere accolta
    Ma in che lingua scrive questo ingegnere ?

    Curiosamente proprio due giorni fa ho riscritto a Prodi via e-mail per sollecitare una risposta mai arrivata alla mia e-mail del 23 maggio (vedi post). Naturalmente non mi ha risposto per la seconda volta. Secondo me Sircana & C. non rispondono proprio a nessuno.

    Ora se i 1500 e passa firmatari, tanto per ringraziare Prodi & C., volessero firmare per una richiesta di indagine su Italia.it … fare click sul banner a lato (Indagine su Italia.it). Grazie.

    ATTENZIONE: lunedì prossimo le lettere partono.

    E per non farsi mancare proprio nulla… ora riscrivo pure a tutte le associazioni di consumatori…

    Poi sarebbe interessante sapere perchè la Comunità Europea ha emanato una direttiva (recepita anche in Italia) per cui in materia ambientale chiunque è legittimato ad accedere a qualsiasi atto senza dover fornire spiegazioni. Perchè in materia ambientale sì e per atti di qualsiasi altro genere (ovviamente non coperti da segreto di stato) invece no ? Misteri europei…

  4. Luca Carlucci on

    Quella della pronunciazione europea (ricordi? se n’era già parlato anche in mail) è interessante. Se non ricordo male, qualcuno è ricorso a una qualche corte europea per un caso specifico legato a materia ambientale, e il giudice sul quel caso (dunque sulla materia ambientale) s’è espresso.

    Chissà mai che facendo un ricorso in tema di PA e di sprechi digitali…

  5. […] che la “mitica” commissione d’accesso governativa ai documenti amministrativi abbia detto di NO alla richiesta di scandaloitaliano; tuttavia il verbale sul sito del governo ancora non c’è. […]

  6. Massimo De Disprezzo on

    Ma in fondo in fondo, di cosa hanno paura ? perchè non mostrano le carte ?

  7. frap1964 on
  8. frap1964 on

    Il TCI era nella cordata arrivata seconda nella gara del febbraio 2005.

    italia.it: TCI, Beppe Severgnini e Guido Venturini a confronto sul turismo.


    Qualcuno, che sia socio del TCI, scriva a Venturini e Severgnini perchè chiedano l’accesso a ‘sti cacchio di documenti.
    Il TCI è giuridicamente tutelato e grandemente interessato a che si faccia piena chiarezza sulla questione…

  9. harrier on

    La riposta della Commissione per l’accesso dal punto di vista giuridico è ineccepibile. Il diritto di accesso dei cittadini non è un potere ispettivo e di controllo politico, quello spetta ai rappresentanti politici eletti che possono presentare interrogazioni e chiedere documentazione. Un interesse all’accesso giuridicamente rilevante sarebbe spettato – ad esempio – a tutti quelli che hanno partecipato alla gara per verificare se c’erano gli estremi per un ricorso. Oppure a qualcuno che fosse stato anche molto indirettamente danneggiato dal risultato della gara.

  10. harrier on

    Uno spazio che rimane aperto è quello del diritto di cronaca. Bisogna che un giornalista professionista regolarmente assunto in un giornale (magari un quotidiano nazionale) chieda di accedere agli atti per esercitare il diritto di cronaca, ci sono sentenze favorevoli (mi pare). C’è anche un precedente relativo ad una megaconsulenza delle ferrovie. Ai giornalisti venne concesso di leggerla ma non di fotocopiarla, si presentarono con i registratorini e lessero ad alta voce i passi che poi pubblicarono integralmente.

  11. Paolo Frattini on

    E coinvolgere Le Iene, Striscia, il Gabibbo?

    Non hanno la forma giuridica ma possono coinvolgere l’opinione pubblica su questo scandalo (che al di fuori del web sta passando inosservato!).

    Come conseguenza a quanto sopra una qualche associazione e/o parlamentare potrebbe muoversi.

    Sono il primo a rendermi conto della tristezza della mia proposta ma tant’e’: in Italia non sono le leggi tutelarci ma le trasmissioni di contro-cultura :(

  12. Stefano on

    Caspita, con 10 milioni in meno a Salerno ci hanno costruito la metropolitana!

  13. Stefano on

    HAHAHAHAHAHAHA! Ho letto ora il documento in pdf! Sembra che sia più facile sapere come sia stato rapito Abu Omar! :-)))

  14. Andrea D'Ambra on

    Il Governo non ha ancora risposto a Generazione Attiva nonostante siano trascorsi già i 30 giorni previsti…

    Solleciteremo nuovamente il Governo…

    Nel frattempo vi consiglio di denunciare la cosa a Bruxelles (vari commissari potrebbero essere interessati alla vicenda)

    PS: Per far ricorso alla Corte Europea bisogna aver prima fatto ricorso alla giustizia del paese (quindi con ricorso al TAR).

    Ma attendiamo prima di vedere se rispondono allo stesso modo anche ad un’associazione di Consumatori…

  15. […] Scandalo Italiano sintetizza così quanto […]

  16. […] spazio su disco (che pago) per riportare il testo integrale della risposta. Odio il burocratese. Scandalo Italiano sintetizza egregiamente la cosa: Domanda: Caro governo, il tuo predecessore ha preso 45 (anzi: +9 […]

  17. […] Scandalo Italiano sintetizza così quanto […]

  18. frap1964 on

    @harrier

    Questa è la persona “adatta” cui scrivere. :-)

    http://www.antoniopalmieri.it/

    Ha già proposto un’interrogazione parlamentare in proposito, è tra i fautori della legge Stanca e sul suo sito personale tra I MIEI LINK annovera

    scandaloitaliano
    https://scandaloitaliano.wordpress.com
    e
    webaccessibile
    http://www.webaccessibile.org/

    Scrivere tutti ad Antonio Palmieri perchè faccia un’interrogazione parlamentare urgente chiedendo esplicitamente se sul contratto con IBM & C. sono effettivamente esplicitate le prescrizioni in materia di accessibilità. Senza queste, secondo la legge, il contratto con IBM è nullo e non emendabile.

    Sono davvero curioso di vedere se questo “onorevole” è così onorevole da fare lo sgambetto al suo capo primo (a cui si deve ’sto bel progettone).

  19. aghost on

    all’associazione generazione attiva sarà piu difficile dire “no”, dovranno sforzarsi di più nel burocratese… ma avete letto la risposta ufficiale? Roba da denunciarli… :)

  20. sergipi on

    Ed ora? Il problema non e’ tanto quello di fare una petizione ma di far pagare a qualcuno, anche in termini di voti alle prossime elezioni, quello che ha fatto!

    Mettiamolo nel V (vaffanculo day) del prossimo 8 settembre, come avete visto di questo schifo nulla traspare , se non trafiletti, sulla stampa ufficiale. Tutti parlano del “tesoretto” e della truffa, che ha lo stesso importo, non parla nessuno?

  21. frap1964 on

    Roba da non credere… proprio oggi.

    http://www.innovazionepa.gov.it/ministro/salastampa/notizie/587.htm

    “Ascoltare per innovare”
    OST… (Open Space Technology)

    http://www.cantieripa.it/inside.asp?id=2328

    La customer satisfaction…
    http://www.cantieripa.it/inside.asp?id=1916

    Ma nemmeno il senso del ridicolo ha questa gente !!

  22. aghost on

    io ho provato a scrivere a Di Pietro, vediamo se risponde :)

  23. […] e giornali..  mentre tutta la rete si indigna per quello scandalo italiano, uno dei tanti, che volge al termine, ovviamente un lieto fine per i protagonisti (no, non siete voi i protagonisti) i tg e le […]

  24. plastilina on

    La soluzione è calunniare questa gente, farsi denunciare, andare in tribunale e spiegarne le motivazioni. Per appurare la verità dovranno pur fare delle indagini…

  25. azzeccagarbugli on

    L’interpretazione che viene fatta della legge e’ completamente snaturata. Benche’ astrusa nella sua astrusita’ non prevede quello che l’ing. Ciro Esposito ci racconta (ricordatevi questo nome se cercate su google vedrete che e’ come il prezzemolo)
    Infatti mi par di tradurre dalla sua affermazione: “La posizione legittimante l’accesso è costituita da una posizione giuridicamente rilevante e dal collegamento qualificato tra questa posizione sostanziale e la documentazione di cui si pretende la conoscenza” che dovrebbe equivalere: “verra concesso l’accesso solo a persone culturalmente e giuridicamente preparate per saper leggere le carte non certo un pinco pallo qualsiasi. Utilizzando l’art.24 che nega eventualmente l’accesso per ragioni di ordine pubblico inquadrando quindi la maggior parte dei casi di richiesta come motivo di fomentazione di rivolta,e quindi con prassi consolidata dopo diverse richieste da associazioni o individui, negare l’accesso a documenti che potrebbero fomentare rivoluzioni destabilizzanti.

    Ora l’Ing. Ciro Esposito utilizza il termine giuridicamente rilevante in un modo totalmente diverso dalla legge poiche’ l’art 22 cita:”Al fine di assicurare la trasparenza dell’attività amministrativa e di favorirne lo svolgimento imparziale è riconosciuto A CHIUNQUE vi abbia interesse per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti il diritto di accesso ai documenti amministrativi, secondo le modalità stabilite dalla presente legge.”
    cioe’ il giuridicamente rilevante e’ la situazione non il soggetto e l’accesso e’ riconosciuto A CHIUNQUE VOGLIA TUTELARE UNA SITUAZIONE GIURIDICAMENTE RILEVANTE e mi sembra questo il caso visto che si vuole rendere conto della spesa di 45 milioni di euro.
    Concorderei comunque sull’ordine pubblico perche’ se si sapesse come sono stati spesi questi soldi ci sarebbe davvero la rivoluzione quindi l’Ing Ciro Esposito ha ragione.
    Ritengo anche una cortesia aver risposto poiche’ il rifiuto deve essere motivato ma la risposta e’ discrezionale in quanto in tale assenza (di risposta dall’amm.) dopo 30 gg deve essere considerato come diniego. ( a molti non rispondono neanche).
    Interessante notare anche che si ha solo 30 gg di tempo per ricorrere al TAR e altri 30gg per appellarsi al consiglio di stato quindi se non si e’ “rapidi” si perde la possibilita’ di far valere i propri diritti.

  26. […] interessante quella del blog scandaloitaliano, in cui il ministero dell’innovazione (sic) tecnologica ci spiega come mai i cittadini non […]

  27. EssEmme on

    Da un punto di vista legale, due cose su cui punterei sono:
    1. la ricerca di un giornalista (basta pubblicista e freelance)
    2. Il coinvolgimento di un parlamentare. Scegliete il parlamentare della vostra circoscrizione elettorale (controllate sul sito della camera) e mandategli una lettera elettronica chiedendo che come NOSTRO diretto rappresentante si attivi per la pubblicazione dei dati. La seconda ipotesi è in puro stile anglosassone, dove esiste un rapporto civico diverso tra elettore ed eletto, ma ci si può lavorare…

  28. […] lo scandalo tutto italiano nello scandalo italiano. Il portalone costato l’equivalente di un paio di migliaia di […]

  29. […] the Italian Government officially rejected a formal request for information from a gathering of professionals and citizens who would like to […]

  30. christianfrascella on

    Sono dei cafoni burocrati. Sempre lo saranno.

  31. NoCensura! on

    Il portale da 45 milioni di euro

    Ve lo ricordate tutti il recente scandalo legato alla creazione del portale italia.it, costato la bellezza di 45 milioni di euro?
    Ebbene, la lettera per la richiesta di chiarimenti riguardo il modo d’impiego di tutti questi soldi pubblici, sosten…

  32. masso on

    Secondo me per come è stata respinta la richiesta…mi sembra chiaro che vogliano solo temporeggiare.Hanno capito che prima o poi dovranno cedere alla trasparenza.Tutta la documentazione la stanno preparando adesso e al momento opportuno tireranno fuori un tale volume di carte e di enti coinvolti che come al solito nessuno capirà niente su struttura del progetto, amministrazione e spese.Intanto l’opinione pubblica che era stata tiepidamente sfiorata e infervorita per lo scandalo ormai ha gia dimenticato….

  33. Luca Carlucci on

    Masso, credo proprio che se non saranno stimolati a dovere, non tireranno fuori un bel nulla.

    Per quanto riguarda il non capirci, aspetterei a dirlo ;)

  34. Sergio M. on

    E ti pareva che non tiravano fuori “il cilindro dal cappello” pur di coprire vergognosamente il modo in cui hanno sperperato 56,1 MILIONI DI EURO delle nostre tasse! E poi piangono miseria per le pensioni oppure non ci sono i soldi per far uscire le volanti della polizia di stato dalla caserma “Maurizio Giglio” di via Guido Reni (Roma)!!!

    Già da tempo ho preso la tessera elettorale, l’ho cosparsa di alcool e gli ho dato fuoco!!!

  35. […] uscita di Magnani – per altro lanciata con un buon tempismo, visto il “rumore” causato dalla risposta negativa della Presidenza del Consiglio ad una domanda di trasparenza sulla storia di italia.it promossa dal blog scandaloitaliano, […]

  36. mnemonich on

    wow, che bel blog. Complimentoni :)

  37. mariano on

    Niente di nuovo sotto il cielo,l’ammasso partitocratico e le sue diramazioni si autoprotegge,svicola,persevera nel mangiare pane a tradimento.L’ammasso informe di cui sopra ci frega il 40%del nostro reddito per produrre nefandezze,chiacchere insulse e cancrena politica e sociale.
    Li abbiamo votati noi!Sono il nostro specchio

  38. Marco Zanatta on

    Purtroppo, per quanto la cosa possa far di per sè molta rabbia, concordo con Mariano. Li abbiamo votati noi e quindi, anche se vi è della coercizione, quella gente è nostra immagine.
    Non ci rimane che muoverci per determinare un elettorato migliore e più conscio dell’importanza del proprio voto. Costasse questo anche un completo assenteismo elettorale. I nomi di certi individui non posso essere scritti nelle liste del nostro paese.

    Complimenti per il sito!

    Zanatta Marco

  39. Paolo (Latina) on

    Mandate un sunto con il link a:

    Blog Beppe Grillo
    Report (RAI 3)
    Blog Oliviero Beha
    Le Iene (Italia 1)
    Striscia la Notizia (Can 5)
    Blog Antonio Di Pietro
    Adiconsom
    Aduc

    Vedrete che qualcuno “cavalcherà la tigre”.

    Ciao, rimaniamo uniti e combattiamo per riprenderci il paese: “partigiani apolitici”?

    Paolo (Latina)
    Programmatore e Consulente Informatico

  40. […] Non potevamo non tornare su un argomento che ci è stato tanto a cuore: il marchio italia. E soprattutto, non dopo quanto evidenziato da scandaloitaliano, la comunità che si è creata dopo la realizzazione del “webmostro italico http://www.italia.it “. Cosa è successo: in risposta alla lettera al Governo promossa da scandaloitaliano e firmata da 1500 persone con la quale si chiedeva di vedere la documentazione relativa al portale italia.it, una prima risposta in puro burocratese trasudava un velato diniego. Creata una commissione apposita è arrivato il no formale. Tutti i particolari qui. […]

  41. florentin on

    io mi stupisco anche solo del fatto che abbiano risposto.

  42. […] dell’ Innovazione e delle Tecnologie, che dipende dal Nicolais) in primis, nello scrivere a scandaloitaliano, ha palesemente prodotto per ben due volte il documento prima su carta, per poi passarlo sotto uno […]

  43. frap1964 on

    @Paolo (Latina)
    Già scritto, e da mesi, a tutti quelli della lista (escluso Beha) e a diversi altri.
    Ma ‘sta tigre non la vuol proprio cavalcare nessuno…

  44. Andrea D'Ambra on

    A Generazione Attiva ancora nessuna risposta…

  45. […] 1500 persone, per chiedere di vedere la documentazione relativa al portale. La risposta? Ovviamente no. Intanto il blog The Million Portal bay sta portando avanti una petizione per fare luce su questo […]

  46. astroplan on

    La sintesi della situazione attuale è: STALLO

    Loro continuano a sperare che la bufera si calmi… a questo punto, io sto cominciamo ad aspettare proprio le prossime elezioni.

    La mia pubblica preghiera è quella di cominciare seriamente a valutare con attenzione CHI votare (FATE I RAGGI X AI CANDIDATI) e fare promozione presso terzi di candidati solo se veramente siete convinti della scelta (non per noia, non per fede, non per pigrizia, altrimenti si sa come andrà a finire).

    Un mio personale elenco delle “virtù” di un candidato per pensare di votarlo:

    1) Assolutamente non deve essere stato condannato. Sui giudizi pendenti si può riflettere, ma sarebbe meglio di no… tutti utili, nessuno indispensabile.
    2) Deve avere un curriculum professionale e culturale degno di questo nome. Può sembrare classista per quelli che non hanno titoli di studio e/o professionalità.. ma non tutti possono fare tutto nella vita, specialmente il deputato.
    3) Non deve essere figlio, parente di un nome politico. Basta con le “cariche ereditarie”… questa è una Repubblica non un Feudo. E’ chiaro lo sfruttamento del nome della “corrente”.. ma questo ha portato solo burattini alla ribalta.
    4) Non deve mai aver cambiato partito. Non mi piacciono quelli che ci ripensano “troppo”. Hai sbagliato partito? nessun problema… ma la carriera politica è finita. Lasciamo perdere poi quelli che il partito se lo costruiscono su misura.
    5) Deve “giurare” pubblicamente di mantenere la massima imparzialità sulle proposte fossero di maggioranza o di opposizione, se sono la cura definitiva o un’aspirina ai mali dell’Italia.. devono essere appoggiate incondizionatamente. Un compromesso stile 1948 deve essere il punto fondamentale per la ricostruzione del tessuto sociale e politico prima che sia troppo tardi.
    6) Se già è stato eletto precedentemente al Parlamento più di due legislature. Una legislatura potrebbe anche bastare, due sono proprio il limite massimo. Quindi nessuna terza opportunità. Fine della permanenza natural durante nelle vicinanze del potere, più di dieci anni per resistere alle tentazioni sembrano proprio troppi. Inoltre, quello che non è stato fatto in dieci anni vorrebbe essere fatto tutto il quindicesimo anno?

  47. Andrea D'Ambra on

    Il Dipartimento Innovazione ci informa di non aver ricevuto nulla dal Ministero.
    Il Ministero ci dice che la competenza è della commissione per l’accesso ai documenti.
    La Commissione smentisce di aver ricevuto alcunché dal Ministero e ci informa che il prossimo consiglio è previsto per Settembre(!!!)
    Non dermorderemo…

    PS: Vi ho appena mandato una mail su scandaloitaliano at gmail.com abbastanza interessante ;-)

  48. Filippo on

    Si potrebbe chiedere al Ministro Gentiloni, gia alle prese con circa 4500 post sul suo blog, al quale sta celermente rispondendo, di interessarsi alla vicenda e mettere on-line, direttamente sul suo blog, i documenti in questione. si pouo scrviergli tutti assieme, tanto per lui altri 4 0 5 mila post non sarebbero un problema. andate pure su http://www.paologentiloni.it e lasciate una comunicazione di servizio al nostro ministro/dipendente.

    Ciao!

  49. frap1964 on

    E’ in atto un ricorso alla commissione governativa di accesso ai documenti. La legge lo consente, a tutela del cittadino. Questo interrompe il periodo di 30 gg. entro i quali è possibile ricorrere al TAR dopo la risposta negativa del DIT.
    La commissione si riunirà, la prossima volta, a settembre. Le riunioni della commissione sono valide se sono presenti almeno 7 dei 13 membri. La commissione è presieduta di diritto dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Attualmente è Enrico Letta ( letta_e@camera.it ).
    Era una possibilità ulteriore ed aggiuntiva: perchè non sfruttarla ?
    Il testo del ricorso è leggibile qui:

    italia.it: corsi e… ricorsi.


    Poichè scandaloitaliano è una spontanea aggregazione di cittadini, ma senza “tutela giuridica”, ciascun firmatario della petizione originale ha pieno titolo a presentare un ricorso individuale e motivato contro la decisione del DIT.
    Il ricorso può essere presentato anche solo per via telematica, la legge lo consente.
    In pratica basta inviare un’ e-mail a questo indirizzo:
    commissione.accesso@governo.it
    e motivare il ricorso.
    La commissione ha l’obbligo giuridico di esaminarlo e di rispondere al ricorrente.
    Inondare la commissione di ricorsi individuali contro questa decisione del DIT potrebbe non essere una cattiva idea, tanto per far capire che sulla trasparenza… non scherziamo affatto. :-) :-) Il testo pubblicato qui:

    italia.it: corsi e… ricorsi.


    anche con opportune modifiche, variazioni e sintesi è liberamente utilizzabile.

  50. Lian Dyer on

    Scusate, ci sono decine di B&B a Roma e il sito non ne trova neanche uno??????????????? Ve lo spiego meglio su http://liandyer.blog.tiscali.it//Va__a_quel_paese_grazie_al_suo_portale_italia_it___Il_Papiro_Di_Canapa_CC__giornale_satirico_1782618.shtml

  51. […] per l’Innovazione Tecnologica (DIT) dott. Ciro Esposito (quello che ha ufficializzato il no alla richiesta di trasparenza sul portale promossa da scandaloitaliano), alla nostra vecchia conoscenza ing. Roberto Falavolti, […]

  52. […] per l’Innovazione Tecnologica (DIT) dott. Ciro Esposito (quello che ha ufficializzato il no alla richiesta di trasparenza sul portale promossa da scandaloitaliano), alla nostra vecchia conoscenza ing. Roberto Falavolti, […]

  53. frap1964 on

    Piccola novità:
    italia.it: scandaloitaliano e il ricorso… che è arrivato!

    Ne riparliamo dopo la metà di settembre.

  54. Antonino on

    premetto di non essere ne crittografo ne logopedista, ma sono furentemente incazzato dall’ennesima offesa di questi politici infami che continuano a vedere il Popolo come i servi della gleba dimenticando che i loro stipendi li paga il Popolo e che la Costituzione Italiana attribuisce allo stesso Popolo il diritto di Sovranità, dopo la richiesta del signor prodi ai cinesi di portare in Italia Intelligenza (si perchè lui e gli altri commensali l’hanno data via alle altre nazioni e quelli che restano secondo loro sono stupidi)adesso anche questa presa per i fondelli, infatti la locuzione“posizione sostanziale non individuabile nell’aggregazione spontanea “Scandaloitaliano”, dal momento che la semplice riunione di soggetti non legittimati all’accesso non può creare ex se la prescritta legittimazione in capo alla riunione stessa” va letta assieme a “il diritto di accesso, riconosciuto dall’art.22 L.241/90 non configura una sorta di azione popolare diretta a consentire un generalizzato controllo dell’attività della Pubblica Amministrazione, ma deve correlarsi ad un interesse qualificato che giustifichi la cognizione di determinati documenti” che significa che il Popolo Sovrano non capirebbe quello che c’è scritto nei documenti perchè non ha cognizione di causa e pertanto la richiesta va fatta da una persona di comprovata intelligenza possibilmente che abbia interesse a quella determinata questione. Ma voi pensate che io non abbia interesse ai miei soldi?????? mi credete così cretino da non capire l’italiano e da non saper usare un vocabolario all’occorrenza? credete sul serio che le 1500 persone che vi hanno chiesto di vedere gli atti siano tutti disinteressati e che non abbiano cognizione?
    dal canto mio vi faccio una proposta, ridateci l’Italia o prima o poi ce la riprenderemo!

  55. […] un ricorso alla commissione governativa d’accesso ai documenti amministrativi contro la decisione del DIT (10 luglio 2007) di negare la visione dei documenti di progetto e di gara del portale italia.it . […]

  56. italietta « Il Blog del Della on

    […] italietta July 12th, 2007 — ildella tanto per fare un po’ di tam tam, ecco le ultime vicende della faccenda “portale italiano del turismo da 40 milioni di euro”, su scandalo italiano […]

  57. […] fossero resi pubblici i documenti di gara relativi alla realizzazione del portale Italia.it è stato respinto dalla Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi presso la Presidenza del […]

  58. […] the documentation regarding the bidding and contracts for the portal Italia.it be made available has been denied by the Commission for Access to Public Documents of the president of the Council of […]

  59. […] fossero resi pubblici i documenti di gara relativi alla realizzazione del portale Italia.it è stato respinto dalla Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi presso la Presidenza del Consiglio […]

  60. […] il quale non si riesce ad avere una spiegazione. L’appello di Scandalo Italiano, 1500 firme, è stato respinto. In Italia la legge 241/90 sulla trasparenza amministrativa non prevede per cittadini il diritto di […]

  61. […] testo sono citati sia Ritalia che la lettera a Prodi,Rutelli e Nicolais e la risposta del governo. Peccato invece non si sia andati più a fondo sui conflitti d’interesse Stanca-Falavolti-IBM […]

  62. […] da frap1964 su 24 Novembre 2007 Dopo il NO a scandaloitaliano ed il successivo ricorso respinto è ora arrivato il NO anche a Generazione Attiva, che aveva […]

  63. […] il no a Scandaloitaliano ora anche il no a GenerazioneAttiva. E’ una bomba che vi scoppierà in mano e vi farà molto […]

  64. […] in Italia, i cittadini non possono sapere, per legge, come vengono spesi i soldi che mettono in comunanza attraverso le tasse. Pussa […]

  65. […] qual caso sarà occasione di ennesima figuraccia per l’attuale compagine governativa, dopo il no a scandaloitaliano e quello recentissimo a Generazione […]

  66. […] in Italia, i cittadini non possono sapere, per legge, come vengono spesi i soldi che mettono in comunanza attraverso le tasse. Pussa […]

  67. […] governo non solo non risponde ai cittadini ed ai consumatori italiani ma, per non essere tacciato di fare discriminazioni, riserva il medesimo […]

  68. […] una nostra vecchia conoscenza: l’ineffabile ingegnere Ciro Esposito, colui che firmò i dinieghi alle richieste di accesso ai documenti di italia.it avanzate in primis da questo blog. […]

  69. […] una nostra vecchia conoscenza: l’ineffabile ingegnere Ciro Esposito, colui che firmò i dinieghi alle richieste di accesso ai documenti di italia.it avanzate in primis da questo […]

  70. […] Oltre il danno la beffa, così, quando un gruppo eterogeneo di cittadini investono del proprio tempo per analizzare in profondità quanto sta accadendo, per qualcosa che ha a che vedere con la res publica, la cosa pubblica, di noi tutti cittadini italiani, la risposta che ricevono è che non è un loro (nostro) diritto ricevere risposte. […]

  71. […] Ricordo che mesi fa si tenne Ritalia Camp, il quale, oltre ad essere un bellissimo momento di aggregazione e partecipazione, fu anche una fucina di idee e riflessioni provenienti da stimati operatori del settore. Non mi risulta che, ad oggi, quelle proposte e il frutto di quel lavoro siano state ufficialmente prese in qualche considerazione dalle istituzioni, anzi, i cittadini sono stati zittiti perchè “non sono affari loro“. […]

  72. […] Esposito, EX-capodipartimento del DIT, quello di “… posizione sostanziale non individuabile nell’aggregazione spontanea […]

  73. italietta | Il blog del della on

    […] tanto per fare un po’ di tam tam, ecco le ultime vicende della faccenda “portale italiano del turismo da 40 milioni di euro”, su scandalo italiano […]

  74. […] Già nel maggio 2007 oltre 1500 cittadini italiani lo chiesero al Governo Prodi e questa fu la risposta. […]

  75. […] Già nel maggio 2007 oltre 1500 cittadini italiani lo chiesero al Governo Prodi e questa fu la risposta: […]

  76. […] portale Italia.it è costato l’equivalente di 4.884 pensioni minime, e notate […]


Lascia un commento