Bye Bye Cetriolone: l’Italia ha lasciato il segno?
UPDATE 23/11/2007 – ENIT VAGAMENTE PRECISA (in coda al post)
Bene, dopo il triplice fischio di chiusura invocato (attenzione: solo invocato, non si dia la questione per liquidata) da Rutelli per il portale italia.it, anche l’altro polo del mirabolante rilancio dell’immagine del turismo italiano, il famigerato logo cetrioliforme disegnato dalla multinazionale americana Landor, parebbe aver fatto il suo tempo dopo nemmeno un anno di vita.
Come si apprende, infatti, da questo articolo di Italia Oggi – firmato dal giornalista Andrea G. Lovelock, che da un po’ di tempo in qua si occupa con una certa cura e puntualità delle vicende di italia.it e connessi -, ieri 21 novembre 2007 si è finalmente insediato il comitato tecnico-consultivo di ENIT, presieduto dal presidentissimo Umberto Paolucci (per maggiori notizie, vedasi il pdf della rassegna stampa ENIT del 22/11/07, che contiene anche la scansione dell’articolo di Italia Oggi).
Secondo quel che scrive Lovelock, il comitato ha deciso che ENIT, ovverosia l’agenzia nazionale deputata alla promozione turistica dell’Italia nel mondo, snobberà il cetriolo da 80.000 euro e continuerà ad utilizzare come marchio per il prodotto Italia il logo attuale (risalente a fine anni ’80 ed elaborato dal progettista grafico Franco De Vecchis).
Decisione tanto più significativa se si considera che, del detto comitato, che pure ha per ENIT funzioni consultive e non operative, non fanno parte cinque funzionarietti qualsiasi, ma
quaranta membri, di cui dodici rappresentanti degli assessorati regionali al turismo, uno dei quali con funzioni di presidente designato dalla Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, tre rappresentanti del Ministro delle attività produttive, due del Ministro per gli affari regionali, uno del Ministro per la funzione pubblica, uno del Ministro per l’innovazione e le tecnologie, uno del Ministro per gli italiani nel Mondo, uno del Ministro dell’economia e delle finanze, uno del Ministro degli affari esteri, uno del Ministro per i beni e le attività culturali, uno del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, uno del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio, due designati dalla Conferenza unificata, di cui uno in rappresentanza delle province e uno dei comuni, undici in rappresentanza delle principali associazioni imprenditoriali, sindacali e del turismo sociale, uno in rappresentanza delle Camere di commercio, turismo e artigianato e uno in rappresentanza delle associazioni di categoria del turismo congressuale [fonte: DPR 207/2006, art.8]
In altre parole, il Turismo Italiano al gran completo.
Rimaniamo ovviamente in attesa di maggiori notizie e conferme istituzionali (aspetta e spera…). Per ingannare l’attesa, un po’ di amarcord.
Sui frangenti piuttosto improbabili di nascita del logo-cetriolo, vi rimandiamo a questo post di scandaloitaliano. Qui ci limitiamo a ricordare la furente ondata di proteste e irrisioni che sconquassò il web ai tempi del suo lancio (che avvenne il febbraio scorso, featuring il pasticcione Rutelli e nientepopodimeno che Prodi in persona) – lancio in pompa magna che dette la stura a un fiorente filone di parodie grafiche (per farsene un’idea, date un occhio alla gallery dedicata su questo blog, per altro incompleta), e a una serissima petizione dell’AIAP, con migliaia di firme raccolte e consegnate in parlamento.
Infine un piccola morale transitoria: se il web non fosse stato usato con intensità e qualità come luogo di informazione libera, di opinion-making e di partecipazione civica alle vicende di questo paese, a quest’ora un sito ciofeca da milioni di euro e un logo di una bruttezza inquietante sarebbero i pacifici e suicidi stendardi coi quali l’Italia pubblicizza le sue bellezze nel mondo. Questo per chi ancora nutre dubbi sull’efficacia del mezzo e sulla maturità dei tempi.
E il bello è che siamo solo all’inizio.
[Credits: ringraziamo Franco De Vecchis per la segnalazione]
—
UPDATE 23/11/2007 – ENIT MISTERIOSAMENTE PRECISA
Su Italia Oggi odierno, è pubblicata una nota del capo ufficio stampa di ENIT Anna Maria Pinna, in cui si risponde all’articolo di Lovelock (vedi pdf rassegna stampa ENIT 23/11, pag.4).
La Pinna precisa quanto segue:
– l’articolo di Lovelock è “informazione non corretta”.
– la commissione tecnico-consultiva non ha poteri decisionali (Eureka! Ecco cosa significa “consultiva”. Grazie Anna Maria, tutti noi pensavamo che detta commissione si riunisse sulla Morte Nera e dominasse l’universo).
– Enit non intende esprimere giudizi estetici sul nuovo logo Landor.
– Enit continuerà a usare il vecchio logo (quello di De Vecchis) fintanto che il CdA di ENIT non darà indicazioni diverse al riguardo (resisto resisto resisto… no, non resisto: rotfl).
La Pinna non precisa quanto segue:
– E’ vero o no che la commissione tecnico-consultiva, composta da 40 membri in rappresentanza del mondo del turismo italiano al gran completo (stato, regioni, ministeri, province, comuni, associazioni di categoria etc) ha dato un giudizio negativo sul nuovo logo Italia della Landor?
– Se sì, ha ENIT intenzione di fottersene dell’indicazione della commissione?
– ENIT è un’agenzia pubblica, sovvenzionata da soldi publici, il cui scopo statutario è la promozione del prodotto Italia nel mondo. Quasi un anno fa, lo Stato italiano ha comprato per 80.000 euro pubblici un nuovo marchio per il prodotto Italia. Il logo è stato scelto basandosi anche sul giudizio di una “commissione di qualità” di cui faceva parte Umberto Paolucci, presidente di ENIT. Allora, dottoressa Pinna, ci spieghi: cosa cazzo aspetta ENIT a usare questo logo? Perché dieci mesi non sono bastati a ENIT per rimpiazzare il vecchio logo col nuovo, quantomeno sul sito?
ps: ieri ho scritto direttamente alla Pinna, a Paolucci e a Magnani chiedendo spiegazioni, conferme o smentite. Nessuna risposta per ora.
(L.C.)
Il logo è importante, eh…
Anche Promuovi Italia, “filiale” di ENIT, non ha mancato allo stand del Ministero delle Attività Produttive del FORUM P.A. 2006 di presentare la sua indimenticabile realizzazione di un logo comune identificativo e di una pubblicazione
(indovina quale…) nell’ambito dei Progetti Interregionali di Sviluppo Turistico.
E son soddisfazioni… oh!
Inoltre, in occasione del campionato mondiale di calcio 2006 (Campioni del Mondo !!!), Promuovi Italia ha organizzato un’azione promozionale in Germania con la collaborazione dell’ENIT e degli Assessori al Turismo delle Regioni.
Ma vuoi vedere che si tratta dei 470.000 euro messi a bilancio 2006 di Promuovi Italia sul progettino di monitoraggio da 1,11 milioni di euro? In fondo per il monitoraggio ne avevan spesi nel 2006 soltanto 220.000…
E mo’ bisognerà fare come L.Stanca nel marzo 2006 con italia.it ed individuare almeno 4 o 5 sotto-comitati operativi di supporto…
Seguire le best-practices dei progetti vincenti è sempre un’ottima idea. :))
QUESTO mi pare più indicato… :))
[…] Recenti Bye Bye Cetriolone: … su italia.it: il portale col sorr…Bye Bye Cetriolone: … su italia.it: il presunto cadaver…frap1964 su italia.it: la collaborazione e…lucia63 su […]
A me sembrava una zucchina con il lipoma.
Nessun rimpianto, obviously
[…] on line. Ma nè il logo (che per la sua grande “T” verde si guadagnò in rete il soprannome di “cetriolone”), né lo sforzo linguistico di Rutelli (che suscitò l’ilarità di Beppe Grillo) servirono a fare […]
[…] … quindi noi siamo convinti di aver fatto un’ ottima scelta…eeeeh…. questo IT si può declinare come si vede molto bene anche con italia quindi diventerà anche il logo di ENIT… […]
[…] on line. Ma nè il logo (che per la sua grande “T” verde si guadagnò in rete il soprannome di “cetriolone”); né lo sforzo linguistico di Rutelli (che con il suo english molto “maccaroni” […]
[…] on line. Ma nè il logo (che per la sua grande “T” verde si guadagnò in rete il soprannome di “cetriolone”); né lo sforzo linguistico di Rutelli (che con il suo english molto “maccaroni” […]
[…] memoria? Se non ve lo ricordate vi metto qui due link tanto per rinfrescarvi la memoria : link1 e link2. Tra le varie iniziative connesse a tutto sto popò di roba (portale italia.it, ecc..) e […]
[…] disastroso del 22 febbraio 2007, non gli fu mai data. Il logo “cetriolone” non fu mai adottato da ENIT. Paolucci si dimise per “sensibilità istituzionale” il 19 marzo 2008, dopo che […]
[…] nuovo logo Italia voluto da Rutelli: come epilogo se ne ebbe l’adozione in qualche fiera, ma mai in ENIT. Si trattava dell’epico e contestatissimo logo cetriolone It ideato da […]